A Roma Natale a piedi L'ultima vergogna: metro stop per pigrizia

Nonostante l'allarme smog, chiusura senza preavviso alle 13. E il Lungotevere sbarrato per troppo guano

A Roma Natale a piedi L'ultima vergogna: metro stop per pigrizia

Il Natale a Roma s'era aperto con la chiusura di un tratto del lungotevere causa guano che scende giù dal ciel. I «souvenir» degli storni hanno reso l'asfalto impraticabile per motorini e automobili, offrendo un'impietosa metafora del momento difficile dell'Urbe. Superata l'indomani, se possibile, dall'annuncio via twitter dall'account dell'Atac, l'azienda di mobilità del Campidoglio. «Alle ore 13 ultime corse metro A-B-C. Servizio riprende domani alle 5.30», con gli hashtag #Roma e #Natale a condire il cinguettio, partito alle 12.51, nove minuti prima dello stop. Così a romani, turisti e pellegrini che hanno avuto la sventura di doversi muovere a Roma il 25 dicembre non è restato che arrangiarsi, visto che dalle 13 alle 16.30 anche i bus sono andati in vacanza. Tutti a piedi o - peggio - tutti in macchina, guano permettendo. Alla faccia dei sacrifici chiesti ai romani per combattere lo smog, tra blocchi paventati del traffico poi trasformati in targhe alterne dalla dubbia efficacia e dai blandi controlli. A Termini, due giorni fa, una folla di increduli utenti mancati della «metro» si è ritrovata davanti ai cancelli serrati già a ora di pranzo. Senza un avviso, nemmeno un cartello di fortuna, che avvertisse della chiusura anticipata del servizio, e nonostante molte delle scale mobili di accesso alla stazione fossero beffardamente in funzione. La scena si è ripetuta in molte stazioni delle tre linee, e la rabbia dei romani ha scelto i social per sfogarsi, ironizzando sulla pigrizia endemica che non ha risparmiato il trasporto pubblico di Roma nemmeno a Natale: nel derby con Milano, la capitale ha abdicato al suo trasporto sotterraneo con ben 6 ore e mezzo di anticipo.E sì che, causa smog e polveri sottili alle stelle, il giorno di Natale era in vigore il blocco dei veicoli più inquinanti, che non è in vigore nei fine settimana e nei giorni festivi, ma che il commissario capitolino Francesco Paolo Tronca aveva deciso di attivare causa emergenza dal 25 dicembre a oggi. Sempre Tronca la sera del 23 aveva annullato il blocco del traffico per domani e martedì, convertendolo in circolazione a targhe alterne, e chiedendo all'Atac di «potenziare le corse della metropolitana». Se il buongiorno si vede dal mattino, c'è davvero molto da potenziare. E il tutto, val la pena ricordarlo agli esperti che hanno pianificato gli orari «corti» del tpl per il giorno di Natale, avviene in pieno Giubileo, mentre i pellegrini venuti a Roma dovevano lasciare l'area di piazza San Pietro dopo la benedizione urbi et orbi di Papa Francesco.Come detto la prima reazione allo stop della metropolitana è arrivata da twitter, con le repliche all'annuncio di «infoatac». «Dopo aver letto questo tweet più che Natale pensavo fosse il primo aprile. Ah, ma è tutto vero?», scrive Pitto91, mentre ste_det ci va giù pesante: «Il vostro fallimento è il mio augurio di Natale».

Mentre l'account ufficiale dell'azienda di trasporti si limitava ad allargare le braccia («Atac, in quanto ente stumentale, esegue quanto contenuto nei contratti di servizio»), dietro al nickname «38bannato_Atac» un sedicente dipendente replicava con classe a un italiano in Canada che accusava i lavoratori del tpl romano di essere una «massa di fannulloni, pigri e viziati»: «Ma stai a Toronto? E allora fatte li cazzi tua e restace».

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