Romantica e anche militare Se l'eleganza si veste di caos

Camicie vittoriane su pantaloni da cavallerizza per Dsquared2. Marani mixa materiali e scopre le spalle

Lucia Serlenga«... Cambiano il nostro modo di vedere il mondo, e il modo in cui il mondo ci vede» diceva Virginia Woolf a proposito di vestiti. Ieri, ultimo giorno di un'intensa settimana della moda italiana, il concetto che sono i vestiti a fare importante la moda, è stato potente. Perché nelle sfilate spesso prendono il sopravvento lo styling, lo stage, la musica, il casting e così via. Per esempio l'impianto della sfilata di Dan e Dean Caten, i magici gemelli conosciuti con la firma DSquared2, è talmente impattoso, imponente e magistrale, che si potrebbe perdere la testa dietro alla sola forza dello show. Invece in passerella ogni pezzo produce tensione emotiva: le belle camicie e le T-shirt con dettagli vittoriani, le giacche d'impianto militare iperdecorate con bande e bottoni, i pantaloni alla cavallerizza, i cappotti oversize con intarsi e ricami che ricordano le armature dei samurai. Le modelle sono issate su iperbolici sandali dai tacchi a spillo decorati con perline, nastri di velluto, perle e sembrano quasi irraggiungibili mentre mostrano la bellezza delle mini borse vittoriane in organza ricamata e velluto con tracolla gioiello. Insomma un caos creativo ma ben diretto, lo stesso che da Angelo Marani si traduce in una galleria di modelli, ognuno a custodire il segreto di un particolare materiale: l'organza stampata a pigmento e laminata, la pelle dipinta a mano, le pellicce e il tulle ricamato con paillette. Bellissime le maglie over dipinte a mano che scoprono la bellezza delle spalle e si adagiano sensualmente sulle lunghe gonne di chiffon stampate e abilmente pieghettate. Con Vivetta, collezione disegnata dalla giovane Vivetta Ponti, si entra direttamente nella poesia, nel piacere della grafica e nella perizia dei ricami. «Mi sono ispirata al grande Ertè, al suo personaggio, non agli anni Venti» spiega la stilista parlando del celebre pittore e scenografo ma anche magnifico illustratore di esili ballerine, di visi dagli occhi blu e di altissime figure femminili. Tutto questo si trasforma in vestiti animati da stampe trompe l'oeil e da bouquet di fiori gusto tappezzeria applicati con tocco gentile. Iconici i suoi colletti in popeline e quel profumo di donna che riesce ancora a far sognare. «Ogni vestito ha un'anima, ogni tessuto un aplomb, la forma è la sostanza» sottolinea Alessandro De Benedetti designer che sta traducendo un mito della moda chiamato Mila Schön in un progetto intelligente e interessante in parti uguali portando nella sapienza sartoriale, l'attitudine cool delle donne internazionali. Fra i tanti modelli, tutti perfetti per celebrare l'ardito studio delle forme, da citare le bellissime giacche biker realizzate con il famoso double, uno dei codici della maison, ma anche il magnifico cappotto in double plissé, i bellissimi abiti stampati a motivi di schegge caleidoscopiche e la struggente colonna sonora suonata dal vivo al pianoforte da Gianluca Mancini. Anche da Just cavalli si parla di vestiti reali, per la vita di tutti i giorni, perfetti per giovani rocker appassionate dei colori speciali come il rosa chewing gum e il turchese elettrico, di micro stampe leopardo e zebra, delle serigrafie di Andy Warhol, di jeans sdruciti, borchiati e a disegni floccati, di labbra tempestate di cristalli e pin-up ricamate su corti abiti da sera. Una luce nuova s'irradia sui vestiti e non solo quando si parla di evening dress. Daniela Dallavalle, figlia di due culture, quella tedesca e quella italiana, dichiara un amore sconfinato per ogni forma di creatività mentre sostiene che «ogni persona, ma anche ogni oggetto, è a suo modo una forma d'arte da scoprire e da valorizzare...». Trova perciò ispirazione in nuove luci metalliche e matt come rame, platino, oro per illuminare i pezzi più interessanti della sua collezione, un omaggio alla femminilità e allo stile urbano.

L'arte rimane anche per il brand Maryling un faro che spande luce su grafismi e texture di gusto design, motivi astratti che rimandano al surrealismo - Dadaismo, Salvador Dalì, Max Ernest - righe di diverse dimensioni. E poi bolle di colore che si posano sulla blusa verde destroyed e un tono sontuoso di beige unito al nero che cambia il volto al due pezzi pantaloni e giacca kimono.

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