Politica

"Irreversibile". Così Letta sbatte la porta in faccia a Conte

Non ci sono possibilità di riunione del Partito democratico con il Movimento 5 stelle per le prossime elezioni ma Letta non chiude le porte per il futuro

"Irreversibile". Così Letta sbatte la porta in faccia a Conte

Sarà una campagna elettorale breve quella che porterà alle elezioni del 25 settembre, motivo per il quale i leader sono già impegnati in comizi e ospitate tv. Soprattutto a sinistra, il passatempo preferito sembra essere l'insulto agli ex alleati, come dimostrano Enrico Letta e Giuseppe Conte. Ospite di Mezz'ora in più su Rai3, il segretario del Pd non ha perso l'occasione di punzecchiare il leader del Movimento 5 stelle, che nell'intervista rilasciata a la Stampa in edicola oggi ha rivendicato posizioni maggiormente progressiste rispetto ai colleghi dem, affermazioni che, a quanto pare, non sono state gradite dalle parti del Nazareno.

"Io penso che siamo molto più progressisti noi dei 5 stelle. Hanno preso più voti? L'altra volta... Ora sarà diverso", dice Enrico Letta, suonando la carica. Non che sia difficile prendere più voti di ciò che resta del Movimento 5 stelle, ormai ridotto a un cumulo di macerie dopo le scelte sbagliate di Giuseppe Conte e la scissione di Luigi Di Maio. Ma, evidentemente, Enrico Letta non ha grandi ambizioni per le prossime elezioni se il suo metro di paragone sono i 5s del suo ex alleato. Tuttavia, nonostante la frecciata velenosa che ha risparmiato a Giuseppe Conte, Enrico Letta sembra ci tenga a rassicurarlo: "Non farò una campagna astiosa contro di loro, abbiamo fatto un percorso insieme che rivendico e di cui non mi pento".

Una mossa che probabilmente si spiega con le successive affermazioni del segretario del Partito democratico, che non sembra chiudere la porta in modo definitivo al Movimento 5 stelle, ma solamente per la prossima tornata elettorale. Per il segretario dem, infatti, la rottura dai 5 stelle "in queste elezioni è irreversibile, lo abbiamo detto, lo avevo detto prima". Una risposta alle affermazioni Conte, secondo il quale il Pd avrebbe dovuto scegliere tra lui e Calenda. Tuttavia, Enrico Letta si è lasciato uno spiraglio aperto per intavolare una nuova alleanza in un prossimo futuro ma, d'altronde, che le porte fossero socchiuse lo dimostra il permanere del Pd nell'alleanza con il M5s nelle elezioni in Sicilia.

Tuttavia, Enrico Letta conferma la scarsa vena democratica del Pd a sua guida, quando sostiene che il Movimento 5 stelle "di inizio legislatura hanno combinato quello che hanno combinato, poi c'è stata una evoluzione che ha consentito di fare il governo che ha gestito la pandemia e il governo Draghi. Conte poi ha abbandonato quella evoluzione".

Evidentemente, per il segretario del Pd, qualunque cosa non sia la sinistra rappresenta una situazione meno evoluta.

Commenti