Politica

Dal ruolo del Parlamento alle autonomie: le indiscrezioni sul discorso di Mattarelle

Il capo dello Stato prepara il discorso di fine anno

Dal ruolo del Parlamento alle autonomie: le indiscrezioni sul discorso di Mattarelle

Non farà riferimenti diretti alla manovra approvata praticamente a scatola chiusa, ma riaffermerà la centralità del Parlamento. E forse indicherà al governo dei paletti sulla riforma delle autonomie regionali. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sta preparando in queste ore il discorso di fine anno, e dal Quirinale filtrano le prime indiscrezioni.

Ne dà notizia il quotidiano La Stampa, che evidenzia i temi principali intorno a cui dovrebbe ruotare l'intervento di Mattarella. Il capo dello Stato inizierà a parlare, come sempre a reti unificate, intorno alle 20.30. Il discorso dovrebbe durare una dozzina di minuti.

L'attenzione si concentra soprattutto sull'evento politico degli ultimi giorni: la legge di bilancio che il governo ha pesantemente modificato nelle ultime settimane, senza dare al Parlamento il tempo di discutere e approvare eventuali emendamenti. Un comportamento ben poco istituzionale che al Presidente, sempre molto attento al rispetto delle dinamiche tra poteri dello Stato, di certo non è piaciuto. Mattarella però non dovrebbe affrontare direttamente la questione, piuttosto si limiterà a richiamare l'importanza di un maggiore coinvolgimento delle Camere.

Mentre il vero terreno di scontro con l'esecutivo, e in particolare con la componente leghista, potrebbe arrivare sul tema delle autonomie regionali. Nelle prossime settimane palazzo Chigi affronterà le richieste di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, e Mattarella teme che le concessioni possano creare differenze con altre aree dello Stato. Così ci si aspetta che ricordi l'articolo 1 della Costituzione, che definisce la Repubblica "una e indivisibile".

Non mancheranno, come da tradizione nei suoi discorsi di fine anno, riferimenti all'attualità.

Due i temi che probabilmente verranno sollevati: il lavoro, che manca ancora a troppe persone e in particolare a tante donne; e il razzismo, dopo l'ultimo episodio dei cori nei confronti del giocatore del Napoli Kalidou Koulibaly.

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