Beirut Con una raffica di tweet il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annullato l'incontro segreto con i leader talebani previsto per ieri, domenica, a Camp David, dopo che i fondamentalisti afghani hanno rivendicato un attacco di giovedì a Kabul. Nell'attentato con un'autobomba è rimasto ucciso, fra gli altri, un soldato americano, il sergente Elis A. Barreto Ortiz, originario di Porto Rico, identificato dal Pentagono nelle scorse ore. Ed è il quarto militare Usa morto in Afghanistan in due settimane.
«All'insaputa di quasi tutti, i principali leader talebani e il presidente dell'Afghanistan, domenica si sarebbero incontrati segretamente con me a Camp David - chiarisce Trump su Twitter - Erano attesi negli Stati Uniti. Sfortunatamente, al fine di creare un'arma di pressione hanno ammesso un attacco a Kabul che ha ucciso uno dei nostri soldati migliori, e altre 11 persone. Ho immediatamente cancellato l'incontro e ho sospeso i negoziati di pace».
«Che tipo di gente ucciderebbe così tante persone per tentare di incrementare la sua forza di contrattazione? Così hanno solo peggiorato le cose! - continua furioso Trump - Se non riescono ad accordarsi su un cessate il fuoco e uccidono addirittura 12 persone innocenti, probabilmente non hanno il potere di negoziare un accordo significativo. Quanti altri decenni sono disposti a combattere?». I colloqui avrebbero dovuto svolgersi pochi giorni prima dell'anniversario dell'11 settembre.
L'incontro con i talebani a Camp David, luogo memorabile di altri negoziati di pace storici, sarebbe stato uno incredibile punto diplomatico a favore di Trump. Sarebbe arrivato poco prima del 18esimo anniversario dell'11 settembre. In base all'accordo proposto «in linea di principio» dagli Stati Uniti e dai talebani, circa 5mila militari statunitensi si sarebbero ritirate 135 giorni dopo la firma dell'accordo. La maggior parte delle 9.500 forze americane rimaste, insieme a circa 8.600 forze straniere aggiuntive, principalmente della Nato, sarebbero state ritirate a fasi, a condizione che i talebani non consentissero allo Stato islamico, al Qaida e altri gruppi jihadisti radicali di operare in Afghanistan.
Questa epocale mossa del presidente americano, se si fosse realizzata, è stata il risultato di nove round di colloqui tra gli Stati Uniti e i rappresentanti dei talebani, tenutisi a Doha, la capitale del Qatar. Trump ha sperato di stringere l'accordo mentre si avvicinava la campagna per la rielezione presidenziale. L'intesa gli avrebbe permesso di affermare di aver posto fine alla guerra in Afghanistan. Un risultato che neppure George W. Bush né Barack Obama erano stati in grado di ottenere. La cancellazione dell'incontro è una grave battuta d'arresto all'obiettivo di raggiungere una soluzione alla guerra afghana che dura da quasi 18 anni, la più lunga affrontata dagli Stati Uniti.
Subito dopo i tweet di Trump è arrivata la dura replica dei talebani. «Gli Stati Uniti pagheranno un prezzo», hanno minacciato in un comunicato online dell'Emirato islamico in Afganistan. «Arriveranno molti terroristi, gli Usa perderanno credibilità e diverrà più visibile la loro posizione contro la pace», hanno dichiarato gli estremisti afghani. Una presa di posizione che non ha stupito il presidente Ashraf Ghani, che aveva già mostrato in precedenza le sue perplessità sull'accordo.
Un'uscita eccessivamente rapida da parte delle forze statunitensi avrebbe potuto destabilizzare ulteriormente il Paese, minando gli obiettivi dell'accordo, secondo Ghani. «La pace con un gruppo che sta ancora uccidendo persone innocenti non ha senso», ha precisato.
Gli Stati Uniti hanno invaso l'Afghanistan e rovesciato il governo dei talebani nell'autunno del 2001. I militanti avevano dato rifugio alla rete di al Qaida e gli avevano permesso di pianificare gli attacchi agli Stati Uniti dell'11 settembre.
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