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Saluto romano al funerale, aperta un'inchiesta senza indagati, né reati

La procura di Milano ha aperto un fascicolo esplorativo senza ipotesi di reato e senza indagati per il caso di Romano La Russa

Saluto romano al funerale, aperta un'inchiesta senza indagati, né reati

Continua a far discutere la partecipazione di Romano La Russa ai funerali di Alberto Stabilini, amico fraterno e cognato del nuovo assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, subentrato a Riccardo De Corato che si è candidato in parlamento. Alberto Stabilini è stato a lungo un militante di prima fila della destra milanese ed è stato un esponente primario del Fronte della Gioventù, distaccamento giovanile del Movimento socialista italiano. Prima di morire, aveva chiesto di passare davanti alla sua vecchia sede, quella di Gioventù Italiana, e che venisse fatto il "presente". Romano La Russa era nel piccolo gruppo che ha seguito il feretro in questo suo ultimo passaggio e ha partecipato al rito del "presente" senza alzare il braccio teso. Ora, la procura di Milano ha aperto un'inchiesta conoscitiva a modello 45, ossia senza indagati e senza titolo di reato.

Il fascicolo è stato aperto dal pm Alberto Nobili sulla base degli articoli di stampa e dei video circolati. Le Indagini sono affidate alla Digos, con la delega di accertare ufficialmente quel che è successo. Da sinistra, sono state numerose le richieste di indagine. L'Anpi ha insistito per avviare un procedimento di apologia di fascismo, mentre Romano La Russa ha respinto ogni accusa, sia pubblicamente che mediante una lettera inviata a tutta la giunta e ai consiglieri regionali: "Non è stato commesso alcun atto illecito, come fior di sentenze di numerosi tribunali confermano. I fatti oggetto dell'odierna polemica sono lontani anni luce da tutto ciò che può essere accostato al fascismo. Si è trattato dell'ultimo saluto destinato a una vita che è volata in cielo, nel cordoglio dei cari e degli amici fraterni e nel rispetto delle sue ultime volontà". Nella sua lettera, Romano La Russa si "scusa se qualcuno si è sentito incomprensibilmente offeso".

Ospite di Sky Tg24 prima di leggere la lettera, il governatore di Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha dichiarato: "Sono atteggiamenti che non mi appartengono. Di solito quando vado a un funerale cerco di pregare ed esprimere la mia vicinanza a chi ha perso un caro". Quindi, il governatore ha concluso: "So che l'assessore La Russa ha mandato una lettera di scuse. Parleremo sicuramente di quello che è successo nel nostro prossimo incontro".

Nessuna lettera di dimissioni è stata presentata da Romano La Russa, come invece chiesto dall'opposizione: "Non c'è niente di male, ma non era un saluto romano".

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