Politica estera

Salvò centinaia di persone dal genocidio. Via dal carcere l'eroe di "Hotel Rwanda"

La pena di 25 anni commutata dal presidente Kagame

Salvò centinaia di persone dal genocidio. Via dal carcere l'eroe di "Hotel Rwanda"

Paul Rusesabagina, l'uomo che ha ispirato il film Hotel Rwanda per aver salvato centinaia di connazionali dal genocidio, sarà liberato. Rusesabagina si trovava in carcere per scontare una pena di 25 anni per reati di terrorismo. La portavoce del governo Yolande Makolo ha dichiarato che la condanna è stata commutata per ordine presidenziale dopo una richiesta di clemenza e Rusesabagina, residente negli Stati Uniti e cittadino belga, potrebbe essere rilasciato già oggi. «Il Ruanda prende atto del ruolo costruttivo del governo statunitense nel creare le condizioni per il dialogo su questo tema, così come della facilitazione fornita dal Qatar», ha dichiarato Makolo.

Rusesabagina scomparve nel 2020 durante una visita a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, e ricomparve giorni dopo in Ruanda in manette. La sua famiglia sostiene che sia stato rapito e portato in Ruanda contro la sua volontà per essere processato. Rusesabagina ha affermato che il suo arresto è avvenuto in risposta alle sue critiche per presunte violazioni dei diritti umani nei confronti del presidente ruandese Paul Kagame. Il governo di Kagame ha ripetutamente negato di aver preso di mira i dissidenti arrestandoli.

La storia di Rusesabagina è eroica e incredibile: imprenditore ruandese, direttore d'albergo durante il genocidio del Ruanda nel 1994, salvò migliaia di connazionali dalla guerra civile. Paul nascose nell'Hôtel des Mille Collines Tutsi ed Hutu moderati, contribuendo così a salvare la vita di 1268 persone. Il genocidio del Ruanda ebbe inizio il 6 aprile 1994, quando la milizia Hutu Interahamwe diede inizio alla carneficina della popolazione Tutsi. Nonostante Rusesabagina fosse nato da un matrimonio misto suo padre era Hutu e sua madre Tutsi fu salvato dall'Interahamwe grazie alla sua posizione e ai contatti con importanti leader militari Hutu. Ma, malgrado la sua posizione e i contatti con persone influenti, sua moglie Tatiana era una Tutsi e i loro figli furono considerati misti, perciò non riuscì a fuggire con la sua famiglia senza aiuti esterni. Nessun aiuto arrivò dalle Nazioni Unite o dai membri degli stati occidentali finché non furono uccisi più di ottocentomila rwandesi . Quando esplose la violenza, Rusesabagina si rifugiò con la sua famiglia all'Hôtel des Mille Collines e, adifferenza degli altri dirigenti dell'albergo che partirono, lui rimase e informò della situazione la compagnia belga Sabena proprietaria della struttura: da lì, mise in salvo orfani e altri rifugiati. Quando finalmente l'incubo ebbe fine, Paul si trasferì in Belgio, vivendovi con sua moglie Tatiana, i figli e le nipoti e acquisendo la cittadinanza belga . Lì ricominciò da capo, mettendosi alla guida di un taxi e finì con il diventare proprietario di una società di autotrasporti.

La sua storia venne raccontata nel libro di Philip Gourevitch intitolato We Wish to Inform You That Tomorrow We Will Be Killed with Our Families (Desideriamo informarvi che domani verremo uccisi insieme alle nostre famiglie), pubblicato nel 1998.

Nel 2004 la vicenda fu trasposta per il grande schermo da Terry George con il film Hotel Rwanda, in cui il ruolo di Rusesabagina venne interpretato da Don Cheadle .

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