Ancora scontro tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Di fatto sulla prossima manovra la tensione tra M5s e Lega comincia a salire. Sono due le proposte principali dei due schieramenti. Da un lato c'è il Movimento 5 Stelle che propone il salario minimo orario a 9 euro, dall'altro c'è la Lega che va in pressing su Tria e Conte per la flat tax. Ed è proprio su queste due misure che si gioca la battaglia tra i gialloverdi per la prossima legge di Bilancio. Di Maio non fa passi indietro sul salario minimino che di fatto potrebbe essere una bomba ad orologeria per il mercato del lavoro con il rischio di un aumento della disoccupazione. Salvini invece non si muove dalla sua posizione: la flat tax, nonostante le critiche sulle coperture da parte di Tria, resta una priorità assoluta nel Carroccio. E così appena rientrato dagli Stati Uniti, il vicepremier non usa giri di parole e mette in chiaro quali sono le priorità per la legge di Bilancio: "Prima del salario minimo devo permettere di far pagare il salario, quindi devo tagliare le tasse alle imprese. Altrimenti è difficile".
Insomma il leghista avverte il suo omologo grillino e mette in secondo piano il salario minimo. Di certo su questi prvvedimenti si consumerà uno scontro duro tra le due anime del governo. Un altro tema caldo è quello dei mini-bot. La proposta del Carroccio di fatto preoccupa via XX Settembre che ha chiuso le porte a questa ipotesi. Ma Salvini rilancia: "I minibot non sono solo nel contratto di governo, ma sono anche stati votati dalla Camera dei deputati, sono uno strumento per pagare i debiti della pubblica amministrazione.
Se qualcuno ha uno strumento più intelligente bene, altrimenti si va avanti con quello". Insomma i conti pubblici e la manovra saranno il terreno di battaglia della maggioranza. E gli esiti sono del tutto imprevedibili.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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