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"Vergogna...", "Urla la mattina". È "rissa" tra Veronesi e Salvini

Il candidato Pd al consiglio regionale della Toscana si è presentato con un cartello con su scritto "Noi siamo una città civile" e "Vergogna, non si scherza con l’antifascismo". Scoppia la bufera

"Vergogna...", "Urla la mattina". È "rissa" tra Veronesi e Salvini

Evidentemente la raffinata e fantasiosa tecnica dell'accostamento al fascismo degli oppositori dell'esecutivo continua a rimanere l'ultima carta da giocare anche nella corsa alle prossime consultazioni regionali: l'ultimo esempio arriva da Viareggio (provincia di Lucca), dove Matteo Salvini stava tenendo un comizio elettorale in favore di Susanna Ceccardi.

Il protagonista in questa occasione è il candidato del Partito democratico al consiglio regionale, nonchè direttore musicale del Festival Puccini di Torre del Lago (frazione di Viareggio) Alberto Veronesi, figlio del celebre oncologo Umberto, deceduto nel 2016.

Il leader del Carroccio era impegnato in un incontro coi propri elettori in piazza Campioni, lungo la passeggiata di Viareggio, un comizio per sostenere la candidata alla presidenza della regione Toscana Susanna Ceccardi e la candidata sindaco Barbara Paci. Una tornata elettorale, quella prevista per il prossimo settembre, dall'esito al momento non scontato, con una situazione di sostanziale equilibrio tra centrodestra e centrosinistra che non si era mai registrata, specie in una regione tradizionalmente "rossa" come la Toscana. Certo, una grossa mano a far traballare la posizione preponderante del Pd l'hanno data le discutibili esternazioni del rivale della Ceccardi Eugenio Giani, non proprio condivise dai colleghi di partito che hanno chiesto dei cambi anche nel comitato strategico elettorale.

Fatto sta che lo stesso Salvini si è detto fiducioso, o quantomeno soddisfatto del fatto di poter giocare la partita delle consultazioni regionali senza essere già sconfitto in partenza. "Un'occasione storica per cambiare Viareggio e la Toscana. Dopo 50 anni in cui si sapeva già in anticipo chi avrebbe vinto, un po’ come accade per il campionato di calcio dove alla fine vince sempre la Juve, stavolta è diverso", ha detto l'ex vicepremier come riportato da "Il Corriere". "Viareggio in particolare deve tornare ad essere la perla di un tempo: oggi, quando si parla di Versilia, prima vengono altri citati altri comuni limitrofi. E questo voi viareggini non lo potete più accettare".

Fin quando dalla folla non sbuca Alberto Veronesi, che si presenta, come riferito da AdnKronos, con un cartello con su scritto "Noi siamo una città civile" e "Vergogna, non si scherza con l’antifascismo". Il direttore d'orchestra, appena rinfrancato dalla manovra del governo che ha sbloccato 10 milioni di euro utilizzando il fondo emergenze spettacolo dal vivo, cinema e audiovisivo istituito col decreto Cura Italia prima e il Dl Rilancio poi, si è lasciato andare ad una rumorosa protesta rivolta contro il palco della Lega. Salito in piedi sopra un piccolo basamento ha iniziato a gridare: "Questa è terra di libertà, questa è terra di antifascismo. Non si scherza con l'antifascismo".

"Se il direttore di uno dei principali festival musicali è quello che viene qua come un matto a gridare la domenica mattina a gente che non la pensa come lui, allora qua ci sono da cambiare molte cose", ha replicato Matteo Salvini.

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