"Voglio un Paese con meno burocrazia e con più opere pubbliche". Matteo Salvini incalza l'esecutivo che ha rischiato di impantanarsi sulla questione Tav.
"Su questo la penso in maniera differente dai miei alleati di governo", ammette il vicepremier leghista in Basilicata per un evento elettorale, "C'è bisogno di andare avanti, non di andare indietro. C'è bisogno di più strade, autostrade, ferrovie, porti, aeroporti. C'è bisogno di viaggiare, di collegarsi con il resto del mondo. Solo con i no non si va da nessuna parte, occorre dire dei sì perché altrimenti rimaniamo fermi". Poi ha assicurato che il decreto sblocca cantieri sarà presto a Palazzo Chigi: "Abbiamo incontrato imprese e associazioni di categoria e quindi c'è bisogno di fare presto e bene", ha detto, "Ci sono 300 cantieri fermi in Italia alcuni da decenni. Sono pronto a votare lo 'sblocca cantieri' ed il nuovo codice degli appalti anche questa settimana in Consiglio dei ministri".
"Salvini dice che noi non vogliamo le opere? Non è vero ma non voglio commentare", taglia corto però Luigi Di Maio, "Siamo alleati di governo ed entrambi vogliamo che il governo vada avanti. E andrà avanti.
Quello che chiedo è basta attacchi gratuiti al M5S, pensiamo a lavorare per il Paese". Frecciatina che non resta nel vuoto: "Sono d'accordo con lui. Infatti passo le giornate lavorando e non polemizzando", ha ribattuto Salvini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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