Matteo Salvini conferma di non voler sostenere Nicolas Maduro. E lo fa incontrando una delegazione di venezuelani residenti in Italia che hanno portato al Viminale le loro ragioni contro l'ex presidente del Venezuela destituito da Juan Guaidò.
"Ho ascoltato tutti i problemi di una comunità che vive in un regime che affama e terrorizza", ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno dopo l'incontro, "Mi hanno parlato di negozi vuoti, ospedali in difficoltà, di 7mila casi di tortura documentati, di legami con narcotrafficanti. E ci sono 160mila italiani residenti in Venezuela che sono alla disperazione. Mi sono impegnato a difendere e sostenere democrazia, diritti, libertà e lavoro".
Poi a Quarta Repubblica, il talk show su Rete4 condotto da Nicola Porro, ammette che come governo "non stiamo facendo una bella figura".
"C'è sostanzialmente una dittatura ma c'è una parte dei nostri alleati che dice che bisogna agire gradualmente", ha spiegato, "L'ultima cosa che voglio fare è un'ingerenza in una paese straniero ma qui ci sono di mezzo i diritti umani. Sono convinto che il governo su questo e Tav troverà un accordo fra persone di buon senso. Se invece qualcuno preferisce insultare e darmi del rompicoglioni, le cose si fanno complicate".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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