Salvini: "Legittima l'annessione della Crimea da parte della Russia"

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini, in un'intervista al Washington Post, esclude l'Italexit: "Vogliamo lavorare per cambiare l’Europa dall’interno e non per uscirne"

Salvini: "Legittima l'annessione della Crimea da parte della Russia"

"L'annessione della Crimea alla Russia è avvenuta dopo un referendum", dunque è "legittima". Matteo Salvini, intervistato dal Washington Post, non ha dubbi: "Ci sono alcune zone storicamente russe, in cui c’è una cultura e delle trazioni russe, e che quindi appartengono legittimamente alla Federazione Russa".

E sulla regolarità del voto che sarebbe stato falsato dalla presenza dei militari di Mosca, il ministro dell'Interno dice: "È un punto di vista, ma non è il mio". Salvini ribadisce, quindi, che le sanzioni sono da abolire "perché non funzionano e provocano un danno alle nostre esportazioni" e smentisce di aver avuto dei finanziamenti da Vladimir Putin."Non abbiamo mai ricevuto un euro, un rublo, un dollaro", spiega ricordando di aver soltanto "firmato un accordo politico con Russia Unita che prevedeva una collaborazione tra i movimenti giovanili dei nostri partiti". In occasione del suo recente incontro con il ministro dell’interno russo, Vladimir Kolokoltse, invece, è stato stipulato "un accordo per creare un database di informazioni comune, proprio come abbiamo fatto con Israele", al fine di rendere più efficace la lotta al terrorismo e ai foreign fighters che rientrano dalla Siria.

Ma la sua intervista verte soprattutto sul tema caldo di questi mesi: l'immigrazione. "Non faccio il mio lavoro di ministro guardando i sondaggi e l’obiettivo finale non è quello di distribuire i migranti tra i vari Paesi europei, ma di evitare che arrivino in Europa", evidenzia Salvini. E sulle polemiche nate in seno al governo sul caso della nave della Guardia Costiera Diciotti, minimizza: "Solo una lieve divergenza con Conte sulle tempistiche dello sbarco". "Siamo in sintonia con premier Conte, usiamo solo toni differenti", ribadisce il leader della Lega Nord che rilancia l'idea di un piano Marshall perl'Africa. L’Europa, "sta investendo in Africa, è vero, ma - spiega - se 6 miliardi di euro vanno alla Turchia e solo 500 milioni di euro ai Paesi africani, la nostra battaglia deve diventare quella di aumentare i fondi destinati all’Africa". "Non dobbiamo portare migranti per compiere i lavori che noi non accettiamo di fare, ma aumentare i salari minimi", aggiunge. A chi lo accusa di populismo, dice:"Essere populista è un complimento per me, perché portiamo una visione di una Europa diversa, dove ogni Paese dovrebbe essere libero di decidere la propria politica economica". Il progetto di Salvini è "mettere insieme quei partiti populisti che costituiranno la maggioranza in seno al Parlamento europeo" in vista delle Europee dell'anno prossimo ma esclude l'uscita sia dalla moneta unica sia dall'Ue."Penso ancora che l’Euro sia un esperimento sbagliato, dobbiamo migliorarlo, ma sulla necessità di uscirne… chi non ha mai cambiato idea?". E infine: "Vogliamo lavorare per cambiare l’Europa dall’interno e non per uscirne. Vogliamo cambiare la sua economia, la sua politica, la fiscalità e le politiche agricole.

Ad esempio, cambierei immediatamente la direttiva sulle banche. Dal canto nostro, stiamo facendo di tutto per rispettare il limite del 3 per cento del rapporto deficit/Pil, anche se il limite del 3 per cento non è inciso nella pietra".

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