Matteo Renzi calca la passerella di Tunisi per dire "no" al terrorismo. Un atto netto che, purtroppo, non combacia con le politiche messe a punto dal governo. Se da una parte il premier è fermo nel condannare le barbarie islamiste, dall'altra non è in grado di contrastare l'immigrazione clandestina, espellere i violenti e mettere un freno alle cellule terroristiche e ai lupi solitari che minacciano il nostro Paese. "Renzi resti pure in Tunisia - tuona Matteo Slavini - con lui qui il Paese si sta riempiendo di terroristi".
Dalla Tunisia ferita arrivano le dichiarazioni di Renzi contro il terrorismo. Anche l'Italia ha avuto le sue vittime nella strage al Museo del Bardo. E il presidente del Consiglio non intende darla vinta alla furia islamista. "La Tunisia non è sola in questa battaglia - promette - quanto accaduto al museo Bardo è terribile per la Tunisia, per l’Europa tutta". E insiste: "Non la daremo vinta ai terroristi, non lasceremo il futuro in mano agli estremisti". Anche il presidente della Camera Laura Boldrini non ha mancato di mandare da Tunisi un messaggio di speranza. "L’Italia - ha detto - è qui per testimoniare e rafforzare il processo democratico della Tunisia".
Al di là delle dichiarazioni di circostanza di Renzi e Boldrini, il governo non sta facendo granché per contrastare il terrorismo e il radicalismo islamico in Italia e in Europa.
"Renzi e La Boldrini sono in Tunisia contro il terrorismo - ha scritto il leader del Carroccio su Facebook - speriamo che rimangano là, visto che con il loro buonismo stanno riempiendo tutta Italia di invasori, delinquenti e potenziali terroristi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.