Salvini sul Mes: "Qualcuno ha messo gli occhi sull'oro italiano"

Matteo Salvini boccia di nuovo il Mes, avvertendo sui rischi per le riserve auree. Aperture verso Mario Draghi. Dell'euro, invece, si parlerà poi

Salvini sul Mes: "Qualcuno ha messo gli occhi sull'oro italiano"

Il Mes, il Meccanismo europeo di stabilità, continua ad essere uno degli argomenti affrontati con grande preoccupazione da Matteo Salvini, che ha toccato di nuovo la questione poco fa su Sky Tg24 intervistato da Maria Latella.

La contrarietà del leader leghista è nota. Così come sono conosciuti i limiti a cui certe nazioni appartenenti all'Unione europea vorrebbero vincolare quello strumento economico, il cosiddetto fondo salva Stati. Oggi l'ex ministro dell'Interno ha voluto aggiungere qualche ulteriore argomentazione in grado di far comprendere il perché si stia opponendo in modo così deciso al Mes: "Per gli italiani ogni cosa che contiene la parola MES sullo sfondo deve ricordare la Grecia, quindi la vendita di porti, aeroporti, palazzi, monumenti e magari dell'oro", ha esordito Matteo Salvini, così come riportato da Ital Press.

Poi il leader di centrodestra ha lanciato un'ipotesi relativa all'ultimo degli interessi elencati:"Gli italiani non ricordano che noi abbiamo la terza riserva aurea del mondo, cento miliardi di euro di oro in deposito presso la Banca D'Italia. Non vorrei che qualcuno avesse messo gli occhi su quello", ha aggiunto, facendo capire quale sia uno dei motivi dietro i suoti timori sul Meccanismo europeo di stabilità.

Queste sono ore complesse: l'Unione europea deve decidere se predisporre delle "misure straordinarie" di un certo tipo o no. Il Mes, stando alla maggior parte delle visioni degli Stati che sono stati colpiti dal Covid-19 in maniera più tangibile rispetto ad altri, non è un mezzo utile per garantire una prospettiva, anzi. Sempre in materia di Europa, il vertice del Carroccio ha rilanciato una proposta che ha già messo in campo da giorni. Il punto non è quello di ottenere "soldi" dai "tedeschi" o da altri popoli europei.

Matteo Salvini, piuttosto, fa riferimento agli "economist"i che stanno indicando una strada precisa. Quella per cui varrebbe la pena spendere adesso per gli italiani i soldi degli italiani". In concreto, il provvedimento individuato dal leghista è quello che consentirebbe di emettere buoni del Tesoro per il valore di cento miliardi di euro, che verrebbero "offerti a condizioni vantaggiose ai risparmiatori, agli imprenditori e ai cittadini italiani...". La durata? Ventennale. Un percorso straordinario, quindi, che però garantirebbe la tenuta italiana. Questa, almeno, è la ricetta dell'ex inquilino del Viminale. E l'Euro? Per Salvini non è questo il momento di discutere attorno alla moneta unica. Adesso bisogna intervenire con prontezza per tutelare la situazione economica complessiva.

Matteo Salvini ha anche aperto ad uno

scenario che preveda la partecipazione Mario Draghi ai più alti processi decisionali che coinvolgano la politica: "Perché no, ci serve il meglio", ha chiosato il leghista, com'è approfondibile pure sull'agenzia Lapresse.

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