Provate a immaginare la storia di un bambino nato negli anni Sessanta ad Harlem a New York City che per questione di necessità della famiglia si è dovuto spostare senza avere mai la possibilità di costruire dei rapporti di amicizia stabili.
All'età di due anni ascolta per la prima volta la musica dei Beatles che gli accendono una passione fortissima riconoscendo, in quelle melodie, qualche cosa che era già presente in lui. Il bambino diventa ragazzo e a 20 anni lascia l'America come membro dell'U.S. Army e sbarca in Europa, dove vive tuttora. Passano pochi anni e quel giovane con il timbro vocale di Sam Cooke, il grande cantante di musica Rhythm and Blues americano morto a soli 33 anni in circostanze misteriose, pubblica il suo primo album che contiene brani straordinari come Wishing well , Sign your name o Dance little sister che vendono più di 12 milioni di copie e gli permettono di vincere un Grammy Award . Quel bambino diventato un giovane cantante con un successo planetario è Terence Trent d'Arby.
Si è sempre considerato un figlio della musica fin da quando, come racconta, «all'età di quattro anni dopo aver cantato in Chiesa mi ricordo di una signora molto eccitata e con un seno prosperoso che mi prese in braccio per abbracciarmi: ecco dopo questa esperienza ne ero completamente convinto, sapevo che la musica sarebbe stata la mia vita».
Incredibilmente quella giovane icona pop che aveva alla fine degli anni Ottanta surclassato star come Michael Jackson e Madonna entra in crisi perché, «il successo mummifica un artista e siccome questo è avvenuto quando ero molto giovane fu un processo piuttosto immediato. Divenni scomodo e quindi mi misero in una tomba bendato e mi tennero lì e solo dopo un po' di tempo realizzai che avevo ancora molto da dare e grandi sogni da voler realizzare».
Terence Trent D'Arby diventa nel 1995 Sananda Maitreya. Un nome evocativo che ha segnato uno spartiacque importante per Sananda che, cristiano anche se non molto praticante, nel 2003 si sposa con Francesca, una bella e giovane architetto milanese nella Basilica di San Francesco d'Assisi e dalla quale ha due figli.
Sananda ritrova la creatività, «fede rinnovata» perché se riponi fiducia nei tuoi valori più profondi questi tornano indietro sempre in modo positivo «piuttosto che scrivere e comporre io cerco di attendere che la musica mi scriva e mi componga senza una routine e aspettando l'ispirazione».
In questa rinascita Sananda ha trovato chiaramente ispirazione dalla famiglia e dai figli, Francesco Mingus e Federico Elvis, che rappresentano per lui il suo vero karma anche se maggior parte della sua creatività è pura magia.
Con queste premesse è appena uscito il nuovo singolo di Sananda Maitreya dal titolo Blanket On The Ground (facente parte dell'album che uscirà a settembre The Rise Of The Zugebrian Time Lords ) che nasce da una ispirazione di quando si trovava in taxi per far visita ad una amica. La canzone parla di un uomo che deve fare i conti con la necessità di cambiare vita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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