«La norma secondo la quale è reato esporre un vessillo che evochi il nazismo vale per i civili e non specificamente per i militari», ha spiegato ieri il procuratore militare Marco De Paolis, secondo il quale il militare di Firenze potrebbe essere indagato dalla procura ordinaria ma non da quella militare. «Penso che sia più un grande problema di natura disciplinare e culturale», ha aggiunto De Paolis.
Il carabiniere che ha esposto nella propria camerata della caserma Baldissera di Firenze la Reichskriegsflagge, dunque, che cosa rischia e quanto rischia? La iperrestrittiva legge Fiano, che punisce con la reclusione da sei mesi a due anni la propaganda fascista e neonazista ovunque e comunque essa si manifesti, è ferma da oltre due mesi al Senato. Il magistrato che si incaricherà dell'indagine dovrà basarsi sulla normativa vigente in materia di contrasto all'apologia del fascismo, ossia la legge Scelba del 1952 e la legge Mancino del 1993. In particolare, la legge Scelba punisce con la reclusione da sei mesi a due anni (e la multa da 206 a 516 euro) «chi pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche». Il problema del pm, in questo caso, sarebbe dimostrare il «pubblicamente». Per estensione la camerata può considerarsi un luogo pubblico in quanto fa parte di un immobile di proprietà del ministero della Difesa. L'impianto accusatorio, però, sarebbe alquanto sottile.
La violazione di una norma penale, infatti, comporta automaticamente l'avvio di un procedimento disciplinare di Stato per ogni militare. Tale iter sanzionatorio comporta nei casi più gravi la perdita del grado per rimozione o la cessazione dalla ferma per i volontari, in pratica l'equivalente del licenziamento.
Ma, come ha sottolineato lo stesso procuratore De Paolis, «penso che sia più un grande problema di natura disciplinare».
In questo caso, come evidenziato da numerose sentenze del Conisglio di Stato, il concetto di colpa è larghissimo poiché è sanzionabile tutto ciò che leda il decoro e l'onore dell'Arma. Il procedimento disciplinare di corpo prevede quattro sanzioni possibili: il richiamo, il rimprovero, la consegna e la consegna di rigore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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