Cultura e Spettacoli

Sarà sepolto con Fellini, amico di una vita. Il cordoglio bipartisan di politica e televisione

Il presidente Sergio Mattarella: "Bisogna ripensare la sua eredità, trarne spunto"

Sarà sepolto con Fellini, amico di una vita. Il cordoglio bipartisan di politica e televisione

La scomparsa di un grande maestro del giornalismo come Sergio Zavoli ha prodotto un'ondata di cordoglio che rimbalza dai media al mondo della politica passando per i social. Tra i molti ricordi del maestro del giornalismo televisivo uno dei primi ad arrivare è stato quello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «La scomparsa di Sergio Zavoli mi addolora... Il giornalismo italiano perde uno dei suoi maestri. Il congedo di Zavoli - come lui stesso lo definiva - sarà occasione per ripensare la sua eredità, per ricordare l'originalità e la qualità dei suoi lavori più importanti, per trarre spunti e ispirazione dal suo stile, dalla sua etica professionale, dalla sua grande forza narrativa». Gli ha fatto eco anche l'ex Presidente Giorgio Napolitano: «La sua scomparsa rappresenta una grave perdita per il Paese e per me personalmente, gli ero legato da antica amicizia e forte consonanza di idee. Ne ricordo con commozione la partecipazione alla Resistenza e la passione politica e civile... Ne ricordo l'eccellente lavoro di una vita intera nella Rai». Per il presidente della Camera Roberto Fico: «Ha reso onore al senso più profondo che il servizio pubblico radiotelevisivo deve esprimere. Ha servito le istituzioni e raccontato l'Italia». Per il premier Conte: «Non è stato solo un giornalista. È stato un intellettuale: indagava, analizzava, raccontava».

Molti i momenti di ricordo e di cordoglio anche da parte dei giornalisti e degli uomini di spettacolo che lo hanno incrociato durante il suo lungo percorso alla Rai. Ha raccontato Pippo Baudo: «Zavoli non è stato solo un grande giornalista, è stato anche un grande presidente della Rai, molto democratico nell'accezione più bella del termine. Sapeva ascoltare ed era un piacere ascoltarlo». Ha anche ricordato il rapporto di Zavoli con Fellini: «Fellini si divertiva molto con Zavoli, lo sfotteva anche parecchio, perché Zavoli era molto più impostato e rigido di lui. E oggi questa amicizia mi sembra ancora più bella alla luce del desiderio di Zavoli di essere sepolto accanto a Fellini». Desiderio confermato anche dal sindaco di Rimini Andrea Gnassi: « La famiglia mi ha trasmesso il desiderio di Sergio di essere riportato a Rimini e riposare accanto a Federico» .

Bruno Vespa ha ricordato: «è stato il più grande giornalista radiotelevisivo di sempre, perché ha fatto cose memorabili sia alla radio, dove fece quello straordinario documentario entrando per la prima volta con un microfono in un convento di clausura, sia soprattutto in tv». Raffaella Carrà ha invece ricordato un episodio particolare ma significativo: «In strada c'era una manifestazione di operai della Rai e io salii al settimo piano per farle una domanda: Lei è sicuro che io debba firmare il contratto con la Rai, in questo momento?.

Lui mi rispose: Certo che sì, due cose non darò a Berlusconi: il Meter e la Carrà ».

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