Il coro dei buonisti si è riacceso, con Matteo Orfini e altri parlamentari del Pd che si appellano al governo Conte per chiedere che si intervenga sulla questione migranti, con la Alita Mari, nave della Ong basca Salvamento Maritimo Humanitario costretta a dirigersi verso la Spagna dopo che i porti italiani non sono più sicuri a causa dell'emergenza Covid-19. Ma dietro alla questione sbarchi c'è un teatrino che sa di messinscena. L'esecutivo, infatti, sa bene quando partono i barconi. Perché l'Italia ha in campo, a controllare il Canale di Sicilia e il Mediterraneo tutto, ben più di un assetto. Con le motovedette di Guardia di Finanza e Guardia costiera a tutela delle acque territoriali, i mezzi aerei Frontex, anche di altri Paesi e poi radar, come quello della Marina, nuovissimo, a Portopalo di Capo Passero dove ieri, nonostante tutto, sono arrivati in autonomia 77 immigrati. E ancora satelliti e le navi dell'operazione Irini, che ha sostituito la vecchia Sophia. Un dispositivo che ha come obiettivo il mantenimento della pace in Libia, ma anche il compito di vigilare sulle migrazioni. Tanto che in Libia abbiamo gente che addestra la Guardia costiera. Insomma, sapere da dove partono i barconi non è mai stato un mistero. Allora perché non adottare misure per riportare indietro i migranti o non farli partire, soprattutto adesso che la pandemia sta creando gravi difficoltà all'Italia? La verità è che sinistra e 5 stelle preferiscono fare orecchie da mercanti per un motivo ben preciso: far arrivare i migranti rende. Basti pensare che a Roma gli extracomunitari positivi al Covid-19 sono stati posizionati in tre hotel: il Marriot, vicino al raccordo anulare, il Capannelle e l'Urban Garden, questi ultimi due in zone densamente popolate da cittadini che si stanno lamentando perché qualche malato di coronavirus è stato visto uscire a fumare. Nelle stesse strutture, peraltro, in cui sono in quarantena alcuni dei guariti dalla malattia. Un sistema di accoglienza su cui qualcuno continua a guadagnare. Migranti che vengono dall'ex palazzo Selam, che ospita almeno 600 clandestini a cui, in barba agli italiani, vengono fatti tamponi e viene dato cibo che sistematicamente viene gettato.
Ieri Alarm Phone, la piattaforma di padre Mussie Zerai, indagato per favoreggiamento all'immigrazione clandestina, ha diffuso un audio in cui una donna, a bordo di uno dei 4 barconi che avrebbero chiesto aiuto nelle ultime ore, dice di essere incinta e di avere una bambina di 7 anni molto malata. Grida di disperazione che hanno aperto i cuori dei fanatici dell'accoglienza e che hanno fatto indignare la sinistra, che ora grida allo scandalo. Mentre a Pozzallo e a Lampedusa si continua a sbarcare mettendo a rischio cittadini e rappresentanti delle forze dell'ordine, costretti a contatti con gente che potrebbe essere positiva al Covid-19.
Gli aerei di Frontex hanno anche avvistato un barcone affondato, ma pare si tratti di un natante lasciato lì dopo un salvataggio. I target individuati nei giorni scorsi erano 4, tre dei quali arrivati in Italia. Il quarto sarebbe quello di cui parla Alarm Phone. I porti restano chiusi, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha inviato una grossa nave da ormeggiare di fronte alle coste italiane e che possa ospitare i migranti sbarcati per tenerli in quarantena.
Ci andranno anche quelli della Alan Kurdi.Il mare agitato fino a domani non consente altre partenze, ma poi riprenderanno e senza un blocco navale sarà di nuovo emergenza. Come se in Italia i problemi da affrontare non fossero già abbastanza.
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