La strage degli innocenti che si consuma sulla rotta degli sbarchi non è colpa di chi difende le frontiere, dalla Guardia costiera che si fa in quattro negli interventi a raffica di questi giorni ai governi che giustamente cercano di aggredire l'emergenza a monte. La vera colpa, degli 11 bambini scomparsi a settimana nel Mediterraneo, è dei trafficanti di esseri umani senza scrupoli che fanno a gara sui prezzi della traversata fregandosene se i più piccoli annegano in mezzo al mare. Spesso costringono le donne con i figli sotto coperta, se la barca è grossa. Non è il posto più al riparo, ma quello più pericoloso se la bagnarola si capovolge fra le onde. Forse qualche domanda dobbiamo farcela anche sulle giovani madri che rischiano non solo la loro vita, ma pure quella dei neonati su «bare» galleggianti. E ancora di più su come sia possibile che una famiglia lasci andare i figli ad affrontare da soli il calvario verso un illusorio Eldorado europeo. Fino al 10 luglio sono sbarcati in Italia 7.267 minori non accompagnati in un viaggio pericolosissimo, dove subiscono vessazioni di ogni genere. E non sono tutti orfani. L'Unicef ha annunciato che dall'inizio dell'anno sono scomparsi in mare 289 bambini nelle pericolose traversate verso le nostre coste (1.500 dal 2018). Terribile, ma lo sono ancora di più i casi poco raccontati che dimostrano il cinismo di scafisti e trafficanti. Il 28 aprile un peschereccio tunisino, che faceva da guida ai migranti verso Lampedusa, ha addirittura speronato un barchino per rimuovere il motore prima del salvataggio e riutilizzarlo al prossimo giro. Una bambina di quattro anni è caduta in mare scomparendo fra i flutti. I veterani della Guardia costiera raccontano che «trovi neonati carbonizzati o corpi senza vita a strati. Sopra ci sono gli adulti vivi. I trafficanti non hanno scrupoli a stivarli come merce, non esseri umani». I più piccoli pagano la loro intrinseca debolezza e i barchini tunisini in lamiere di ferro saldate alla meno peggio diventano spesso le loro bare. Gli uomini della Guardia costiera quando ne abbordano uno gridano subito «prima i bambini» con la paura che possano cadere in acqua e sparire per sempre. Frontex denuncia che i veri criminali, responsabili della strage degli innocenti, lucrano sulla pelle dei migranti. «I trafficanti offrono prezzi più bassi - si legge nell'ultimo rapporto - per le partenza dalla Libia e dalla Tunisia in mezzo a una feroce concorrenza tra gruppi criminali». E più basso è il prezzo, più pericolosa sarà la traversata. Una nuova missione europea, il via libera totale alla flotta delle Ong aumenterebbe le partenze a dismisura con il rischio di ulteriori stragi di innocenti.
L'unica soluzione è aiutare la Tunisia, come verrà fatto con la firma, domani, dell'agognato memorandum con la Ue. E altri paesi, anche i più scabrosi, come la Libia per tamponare le partenze e i viaggi a monte dando una caccia spietata ai veri Erode del Mediterraneo, i trafficanti.
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