Schiaffo alla May sulla Brexit: "Garantire i diritti dei cittadini Ue"

Schiaffo alla May sulla Brexit: "Garantire i diritti dei cittadini Ue"

Prima sconfitta in aula sulla Brexit per il governo May. Come previsto la House of Lord ha sfidato il premier conservatore Theresa May sulla Brexit approvando un emendamento che prevede garanzie per i cittadini provenienti dall'Unione europea che vivono già nel Regno Unito. Una mossa che avrà il solo obiettivo di ritardare l'avvio della procedura prevista dall'articolo 50 del trattato di Lisbona per l'uscita di Londra dell'Ue. L'emendamento, che non blocca di fatto le procedure della Brexit, chiede infatti all'esecutivo di introdurre entro tre mesi le misure per assicurare gli stessi diritti di cittadinanza in Gran Bretagna ai cittadini Ue che qui risiedono. Il testo ora dovrà tornare all'esame della Camera dei Comuni, che l'aveva già approvato senza emendamenti. Se la Camera bassa ci ripenserà e voterà a favore dell'emendamento, per Theresa May potrebbe essere la prima seria sconfitta sulla Brexit, almeno per quanto riguarda il calendario: la premier voleva avviare il procedimento per l'uscita dall'Europa già a marzo.

La House of Lord, la più pletorica assemblea parlamentare del mondo con 805 componenti (la quasi totalità finanziatori e benemeriti dei partiti, alcuni britannici illustri, 26 vescovi della Chiesa d'Inghilterra e solo 92 di antico sangue blu), ha votato con 358 voti a favore e 256

contrari a favore dell'emendamento che richiede al governo di proteggere i diritti degli oltre 3 milioni di cittadini europei, tra i quali ci sono anche mezzo milione di italiani, dopo che la Gran Bretgna avrà lasciato l'Ue.

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