Il tempo stringe e la partita delle nomine Rai continua ad apparire come un puzzle i cui tasselli finali faticano a incastrarsi. La certezza è che i giochi dovranno chiudersi entro domani pomeriggio, quando sui tavoli dei consiglieri d'amministrazione di Viale Mazzini dovranno arrivare i curriculum dei candidati. I nomi dei prescelti devono essere a disposizione dei componenti il Cda almeno 24 ore prima del consiglio fissato per le 10,30 di mercoledì e convocato per procedere alle nomine dei direttori di rete e testata.
Nel vertice notturno di giovedì a palazzo Chigi tra Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Matteo Salvini i tre leader hanno raggiunto un accordo di massima. Resistono però alcune incognite. In particolare resta da trovare la quadra definitiva per il tg della rete ammiraglia, attualmente guidato da Andrea Montanari. Per questa casella nelle ultime ore sembravano salite le quotazioni di Federica Sciarelli, anzi la sua nomina veniva data per fatta. La storica conduttrice di «Chi l'ha visto» (dopo «Un giorno in pretura» e «Blob» è il programma più longevo di Rai Tre) avrebbe però espresso alcune riserve e fatto sapere che preferirebbe continuare a guidare la propria trasmissione.
A questo punto la maggioranza dovrà individuare un nome alternativo. Fino a pochi giorni fa in pole position veniva data Giuseppina Paterniti, per molti anni corrispondente Rai da Bruxelles, nome individuato dall'ad Fabrizio Salini, ritenuta però dalla Lega troppo filo-europeista. Secondo l'AdnKronos potrebbe spuntarla un «Mister X» che grillini e leghisti preferiscono tenere coperto fino all'ultimo momento per non bruciarlo. Favorito per il Tg2 è sempre Gennaro Sangiuliano, giornalista e scrittore - tra gli altri ha scritto libri sulla vita di Prezzolini, sulla genesi della Rivoluzione russa, ma anche saggi su Putin, Hillary Clinton e Donald Trump - da quasi dieci anni vicedirettore del Tg1, in Rai da oltre 15 anni. Al Tg3 verrebbe confermato Luca Mazzà. Antonio Preziosi, corrispondente da Bruxelles, potrebbe ottenere Rai Parlamento. In queste ore sarebbe spuntato il nome di Giuseppe Carboni, caporedattore del Tg2, tra i papabili per la guida di una delle testate, forse per la radio.
Gli altri nomi che rimbalzano nei vari retroscena sono quelli di Iman Sabbah, corrispondente da Parigi, per Rai News 24, ma in corsa c'è anche la quirinalista del Tg1 Simona Sala. A Rai Sport potrebbe andare l'attuale vicedirettore, Maurizio Losa, che avrebbe la meglio su Jacopo Volpi, altro candidato forte alla guida della testata sportiva. Per la Tgr il nome è quello di Alessandro Casarin affiancato da un condirettore, Roberto Pacchetti, in forza alla sede di Milano.
Sul fronte delle direzioni di rete non dovrebbero esserci grandi problemi. Lo schema prevede Marcello Ciannamea alla guida di Rai Uno, Ludovico Di Meo a Rai Due con la conferma di Stefano Coletta a Rai Tre.
Sullo sfondo il Pd insiste per visionare le schede che hanno portato all'elezione del presidente della Rai, Marcello Foa. I dem con Michele Anzaldi minacciano il ricorso al consiglio di giurisdizione se il presidente della Camera Roberto Fico dovesse negare l'accesso agli atti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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