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Scritte di protesta e atti vandalici nella sede della Lega Gli antagonisti danno il «benvenuto» alla leader francese

Paola FucilieriMilano Dopo aver parlato e straparlato per giorni sui loro siti di «fascioleghismo», martedì pomeriggio, cioè poco prima del limite massimo previsto, si sono presentati in questura per ottenere il permesso a una manifestazione autorizzata. Svelando così la sigla decisamente nostalgica e anacronistica «Memoria antifascista» dietro la quale oggi, uniti e compatti, centri sociali, politicanti di estrema sinistra, la Fiom e persino gli antifascisti anarchici dell'Antifaschistische Aktion (Antifa) contesteranno nelle vicinanze del Mico - il centro congressi di piazzale Giulio Cesare, in zona Fiera - l'arrivo pomeridiano della leader del Front national Marie Le Pen, invitata speciale del segretario della Lega Nord ed europarlamentare Matteo Salvini all'incontro a porte chiuse: «Più liberi, più forti, un'altra Europa è possibile», prima convention del gruppo parlamentare europeo Enf (Europa delle Nazioni e della Libertà) di cui la francese è presidente e che inizierà alle 18.Prima, però, un gesto d'avvertimento c'era d'aspettarselo. Così ieri mattina, al risveglio, si è scoperto che i muri della sede della Lega Nord di Milano, in via Bellerio, erano stati imbrattati di vernice rossa.Salvini, ha commentato con uno stringato tweet al vetriolo: «La democrazia dei kompagni contro la sede Lega di Milano. Mi fanno paura? No, mi fanno pena»Non è la prima volta, infatti, che la presidente del Fronte nazionale francese viene a Milano: era già successo nell'ottobre 2011, quando intervenne sul medesimo argomento a un incontro a Palazzo Mezzanotte. Tuttavia quest'anno i temi trattati al Mico sono quelli tipicamente invisi ai centri sociali: il contrasto all'immigrazione clandestina e al fondamentalismo di matrice islamica, la richiesta di un ritorno di maggiori poteri sovrani agli Stati nazionali, una politica bancaria più vicina ai risparmiatori, la difesa delle produzioni locali e dei valori tradizionali.Il questore Luigi Savina si limita a un sobrio: «Non prevedo situazioni di tensione».

Anche perché i manifestanti, che si riuniranno dalle 18 fuori dalla stazione della metropolitana «Pagano» al grido di «Mai con Salvini e Le Pen», verranno tenuti ben distanti dal luogo del convegno. Stesso discorso per la conferenza stampa che la Le Pen terrà sempre al Mico, prima di ripartire, domattina.

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