Quella pagina bianca le ha dato il coraggio di raccontare l'irraccontabile. In un tema svolto in classe una ragazzina di 14 anni di Cassino, in provincia di Frosinone, ha svelato alla mamma e ai compagni che il padre l'aveva violentata due volte l'anno prima.
Non lo aveva mai detto a nessuno, non si era aperta nemmeno con le sorelle e aveva nascosto con il silenzio quell'oscurità che devasta l'anima e lascia senza respiro quando a tradire, a umiliare, è l'uomo che più al mondo dovrebbe proteggere.
Il caso è al centro di un fascicolo aperto dalla Procura di Frosinone, che ha già preso provvedimenti nei confronti del presunto mostro. È stato uno choc per tutti, soprattutto per la professoressa di italiano dell'Istituto tecnico di Cassino, scoprire quegli abusi. «Racconta alla mamma una cosa che non hai mai voluto dirle», era la traccia assegnata durante il compito in classe, a poche settimane dall'inizio dell'anno scolastico. Un argomento «scottante» quando si è adolescenti, un'età complicata, in cui a volte segreti e bugie entrano a far parte del quotidiano. Ma le righe buttate giù dalla quattordicenne, sono qualcosa di agghiacciante.
Nessuna accusa precisa, nessun particolare descritto, ma un quadro chiaro di quell'orrore. La ragazzina ha raccontato di essere stata violentata dal padre anche durante l'estate scorsa, mentre la madre e le sorelle dormivano. Gli abusi, compiuti dal genitore, sarebbero avvenuti in due distinti episodi, mentre lei era nella sua cameretta. Quelle quattro mura si sono trasformate in una trappola per la giovanissima vittima e per mesi hanno custodito quell'odioso segreto.
La docente e il dirigente scolastico all'inizio di dicembre si sono rivolti a polizia e procura. Gli inquirenti non escludono che gli abusi si siano perpetrati per diversi mesi e che in passato quel genitore abbia riservato le stesse «attenzioni» anche alla figlia maggiore, oggi maggiorenne. Il gip, su richiesta del pm Roberto Bulgarini Nomi, ha emesso un ordine di allontanamento nei confronti dell'uomo, agente di polizia penitenziaria già sospeso dal servizio per ludopatia. Allontanato da casa dove viveva con la famiglia, è ora obbligato a portare il «braccialetto elettronico», in attesa dell'incidente probatorio previsto per febbraio, che potrebbe far scattare misure più dure. Interrogato, però, non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Nelle prossime ore gli agenti del commissariato di Cassino, guidati da Alessandro Tocco, ascolteranno anche parenti, insegnanti e compagni di scuola della minorenne.
Alla presenza di una psicologa, infine, la quattordicenne sarà chiamata ad affrontare un'altra prova difficile, forse la più dura. Sarà chiamata a confermare quello che ha scritto nel compito e questo potrebbe spalancare le porte del carcere per suo padre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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