Coronavirus

Scuola, 7,7 milioni di dosi per l'apertura in sicurezza. L'appello: "Vaccinate i figli"

C'è un'Italia piccola ma rumorosa che protesta contro il green pass in nome di un malinteso senso di libertà

Scuola, 7,7 milioni di dosi per l'apertura in sicurezza. L'appello: "Vaccinate i figli"

C'è un'Italia piccola ma rumorosa che protesta contro il green pass in nome di un malinteso senso di libertà. E c'è un'Italia maggioritaria che, testa bassa, lavora per cercare di riaprire con un accettabile grado di sicurezza a settembre. Un'Italia, questa, che ha il suo simbolo nel commissario al piano vaccinale Francesco Paolo Figliuolo. Che ieri ha fatto il punto della situazione. Fissando un nuovo obiettivo: «Dobbiamo cominciare le vaccinazioni per tutto il personale che andrà a scuola, soprattutto i ragazzi dai 12 ai 18 anni. Ce la dobbiamo fare». E invitando i genitori a non fare gli stupidi: «Portate i figli dai 12 anni in su a vaccinarsi».

Il personale scolastico è abbastanza avanti nel percorso vaccinale, anche se quota 100 è lontana: a livello nazionale il 78,8 per cento ha ricevuto entrambe le dosi, mentre l'84,8 per cento ha avuto almeno una dose. Ci sono regioni come la Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Abruzzo che sono al 100 per cento di prime dosi o quasi. E c'è la Sicilia che è ferma al 52,6 per cento di lavoratori interamente immunizzati e al 57,0 per cento con una dose. Considerato che il personale docente e quello ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario) ammonta a 1.115.619 persone (fonte Miur), significa che circa 170mila persone che lavorano nelle scuole non hanno ricevuto nemmeno una dose e circa 236mila non sono ancora totalmente immunizzate. Quanto agli studenti, è interamente vaccinato soltanto il 12,96 per cento dei 4.627.514 dlla fascia di età 12-19 e il 28,31 per cento ha ricevuto almeno una dose. Insomma, per mettere in sicurezza la scuola entro il 1° settembre servirebbe fare circa 7,7 milioni di siringhe in 37 giorni, circa 208mila dosi al giorno. Arduo ma fattibile.

E il quadro generale? Figliuolo ieri ha detto che «siamo all'ultimo miglio» e ha promesso che entro fine luglio sarà interamente vaccinato il 60 per cento degli over 60. Ieri eravamo al 55,49, con 65.122.371 dosi somministrate e 29.972.109 persone interamente immunizzate. Negli ultimi sette giorni sono state somministrate in media 540.575 dosi al giorno e a questo ritmo, secondo Lab24, l'obiettivo di aver messo in sicurezza l'80 per cento della popolazione vaccinabile sarebbe raggiunto il 29 agosto. Non è però peregrino immaginare un rallentamento del passo a causa di alcuni fattori: innanzitutto il mese di agosto comporterà una frenata fisiologica. Poi l'effetto-Draghi, che ha spinto gli esitanti a prenotarsi per assicurarsi il green pass senza il quale dal 6 agosto molte attività saranno vietate, si esaurirà nel giro di qualche settimana. Poi resteranno dall'altra parte della barricata soltanto i talebani, i No Vax che non si faranno persuadere in nessun modo. Quindi, se nel frattempo non si percorrerà l'impervia strada dell'istituzione dell'obbligo del vaccino quanto meno per alcune categorie sensibili di cittadini, nel giro di qualche settimana potremmo raggiungere una sorta di «secca». Quanto alle forniture, non dovrebbero esserci problemi. Detto che al momento nei frigoriferi degli hub vaccinali ci sono 3.622.436 dosi già pronte, entro fino agosto serviranno all'incirca altri 18 milioni di dosi. Nel terzo trimestre secondo il piano ministeriale dovrebbero entrare 94,087 milioni di dosi. Togliendo i 6,64 milioni di Curevac che ancora non sono autorizzate e al netto di qualche ritardo, dovremmo avere dosi in abbondanza. Almeno 20 milioni al mese.

Rischiano di mancare i vaccinati, non i vaccini.

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