Scuole da paura: un crollo ogni quattro giorni

A 10 anni dalla tragedia di Rivoli ancora troppi edifici a rischio. Antisismici uno su dieci

Scuole da paura: un crollo ogni quattro giorni

Ancora troppe scuole a rischio. Il prossimo 22 novembre ricorrerà il decimo anniversario della morte di Vito Scafidi, un ragazzo di Rivoli ucciso a soli 17 anni dal crollo del controsoffitto mentre si trovava in classe. Una tragedia assurda ed inaccettabile che portò in primo piano il tema della sicurezza degli istituti scolastici.

Molte iniziative da allora ma, come evidenzia il Rapporto annuale di Cittadinanzattiva, ancora molto da fare perché troppi ragazzi frequentano scuole che non garantiscono a pieno la loro sicurezza. Nel Rapporto infatti si evidenzia che nelle scuole monitorate è stato registrato un crollo ogni quattro giorni. Sono cinquanta gli episodi di crolli e di distacchi di intonaco registrati da Cittadinanzattiva tra settembre 2017 e settembre 2018. Per fortuna non con le tragiche conseguenze di quello di Rivoli. Ad essere interessate in particolare scuole della Campania con 8 casi, del Lazio, 7, e della Lombardia, 6. In questo crolli sono stati feriti in modo lieve 10 tra bambini e bambine, i 2 docenti e un'addetta alle pulizie. Dal 2013 ad oggi si sono verificati nelle nostre scuole 156 crolli.

Non solo: tre scuole su quattro sono senza agibilità statica e solo una su venti risulta in grado di resistere ad un terremoto. Sono addirittura 18.665 gli edifici scolastici che si trovano in zone ad elevato rischio sismico, ovvero in zona sismica 1 e 2. Concentrati in particolare in Sicilia, 3.832, Campania 3.458 e Calabria, 2.399. Eppure soltanto il 29 per cento degli istituti ha effettuato la verifica di vulnerabilità sismica, che oltretutto diventerà obbligatoria a fine dicembre. Ultima in classifica la Calabria che ha eseguito le verifiche soltanto nel 2 per cento degli istituti. Poi seguono la Campania, 4 per cento e la Sicilia, 7. Ovvero proprio le regioni che hanno il maggior numero di scuole in zone ad elevata sismicità. Solo il 9 per cento delle scuole è stato migliorato dal punto di vista sismico e soltanto il 5 è stato adeguato sismicamente. Hanno fatto meglio il Molise dove l'intervento è stato effettuato nel 41 per cento delle scuole, e la Valle D'Aosta, 40.

Male invece anche il Lazio e la Sicilia, soltanto il 3 per cento. Il collaudo è stato eseguito da poco più della metà delle scuole, il 53 per cento e circa un terzo è in possesso della certificazione di prevenzione incendi.

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