
Mamma, papà e figlioletto sono praticamente coetanei. I primi due, Lindsey e Tim, hanno rispettivamente 35 e 34 anni. E lui, il pargoletto, Thaddeus Daniel Pierce, ne ha 31. Solo che è venuto al mondo, salvo e sano, lo scorso 26 luglio. Scusate il ritardo. Non è certo colpa di Thaddeus, del resto, se è rimasto congelato sotto forma di embrione dal 1994, anno in cui venne "creato" attraverso un processo di fecondazione in vitro (IVF), trascorrendo poi i successivi tre decenni abbondanti a 196 gradi sottozero, o giù di lì.
Quando Thaddeus non era ancora Thaddeus ma un organismo umano al primo stadio di sviluppo che stava per essere infilato in un freezer in vista di un futuro ipotetico e remoto, le torre gemelle erano ancora in piedi, l'euro non c'era ancora, Donald Trump era uno spregiudicato imprenditore e il presidente americano era un ragazzone dell'Arkansas appena eletto, Bill Clinton. Quell'anno Linda Archerd e il marito decisero di far ricorso alla fecondazione in vitro per avere quel figlio che bramavano da anni: l'ovulo di lei e gli spermatozoi di lui si incontrarono in un freddo laboratorio, e il successivo percorso, incerto e laborioso, produsse quattro embrioni: uno divenne la figlia oggi trentenne della coppia, gli altri tre vennero congelati e conservati, per il desiderio di Linda di non sprecare tanto ben di dio. Per molti anni lei e il marito sostennero le non trascurabili spese per lo stoccaggio e la conservazione di quei tre esserini umani tra parentesi, poi decisero di donarli al programma "Snowflakes" di Nightlight Christian Adoptions, che consente l'adozione di embrioni da parte di estranei e permette ai donatori di scegliere i beneficiati. Linda, nel frattempo separatasi dal consorte, voleva una coppia caucasica, cristiana, statunitense. Ed ecco spuntare i Pierce, che hanno adottato uno dei tre embrioni e hanno potuto intraprendere la procedura consistente nel trasferimento dell'embrione nell'utero di Lindsay. Da quel momento in poi la gravidanza è proseguita normalmente e si è conclusa felicemente con la nascita di Thaddeus. Che appena nato aveva già battuto il record di bambino più vecchio del mondo, fino ad allora appartenente a un embrione trentennale, congelato nel 1992 e "rinato" nel 2022, trent'anni dopo.
La coppia di neogenitori malgrado il primato battuto è rimasta umile e ha precisato di aver avuto nessuna intenzione di entrare nel Guinness. Semplicemente, hanno spiegato, dopo sette anni di tentativi vani di avere un figlio hanno trovato questa soluzione. Ma la persona più felice sembra essere Linda, entusiasta a tal punto di avere un figlioccio da convincersi di essere ormai imparentata con i Pierce. Sostiene, la sessantaduenne, di aver confrontato le foto di Thaddeus con quelle di sua figlia da neonata e di aver trovato "incredibili somiglianze".
Fossimo nei Pierce, smaltita la gioia per l'insperato parto, ci dedicheremmo con grande impegno a evitare che Linda da madre in prestito si trasformi in una specie di suocera in vitro. Quella sì che è una fecondazione che nessuno vuole.