Se il giudice azzera persino il #MeToo

Se il giudice azzera persino il #MeToo

Il noi è un'accezione densa, piena di respiri comuni. Loro non erano nemmeno un noi. Non lo si può essere dopo un mese di frequentazione. Eppure lui la considerava «roba sua», che avrebbe dovuto essere «sua e di nessun altro». Michele era geloso, aveva avuto «poco felici esperienze di vita», era in preda a una «soverchiante tempesta emotiva e passionale» e così, anche se ha strangolato Olga a mani nude, si farà solo sedici anni di galera. Dall'ergastolo era già passato a trent'anni, per via del rito abbreviato, da trent'anni, la condanna è ora scesa a sedici, per via la tempesta emotiva. Oltre al senso, si rovescia anche il tempo, in questa storia: un mese, che è pochissimo ma è tantissimo se si pensa a come ha determinato la vita e la morte di Olga; sedici anni, che sembrano tantissimi, ma sono pochissimi se si pensa a cosa dovrebbero far scontare a Michele. Basta una sentenza come questa di Bologna per vanificare, azzerare, ridicolizzare, campagne per il «Me Too» e anni di battaglie per la sensibilizzazione ai femminicidi. La tempesta emotiva... Come in un film di Ettore Scola. Perché, chi uccide in circostanze del genere in che stato emotivo dovrebbe essere, secondo i giudici? Chi uccide per gelosia in maniera lucida e calma? Come se certi sospetti non sortissero in tutti nello stesso modo, con lo stomaco che prende fuoco e il cranio si gonfia come uno pneumatico con troppa aria. Ci siamo sentiti tutti così, senza uccidere qualcuno. È pieno il mondo di uomini e donne fatti e disfatti dalla vita. E allora? Possiamo permetterci tutti di uccidere in nome della gelosia? Una gelosia, peraltro, quella di Michele, «certamente immotivata», non che questo cambi nulla. La tempesta emotiva... È da quando lo abbiamo letto battuto dalle agenzie di stampa che ci pensiamo e stentiamo a crederci. Tra sedici anni, anzi, persino meno (in caso di buona condotta i 16 anni potrebbero ulteriormente diminuire: 45 giorni ogni semestre di condanna espiata), la vita di Marco potrebbe riprendere con una balsamica noncuranza.

Mentre per Olga quel maledetto mese è stato l'ultimo. Proprio l'ultimo. Ed è così che va, evidentemente: una inciampa nell'incontro sbagliato e può capitarle di essere strangolata a mani nude. Con buona pace di tutti. Perché se c'è la tempesta emotiva...

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