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Cosa fare con le seconde case. Gli spostamenti zona per zona

Fondamentale nella valutazione delle varie situazioni resta la fascia cromatica attribuita al luogo in cui si vive

Cosa fare con le seconde case. Gli spostamenti zona per zona

Nuove limitazioni per l'utilizzo delle seconde case. Secondo quanto definito all'interno del decreto appena approvato dal governo presieduto da Mario Draghi e dalle ordinanze locali firmate dai presidenti delle Regioni e dai sindaci, le norme per regolamentare l'accesso ad abitazioni in cui non si è residenti cambiano per gli italiani. A fungere da elemento di valutazione per la definizione di tali limitazioni è la fascia di colore attribuita al luogo in cui si vive.

Le seconde case sono fruibili e pertanto raggiungibili solo per il nucleo convivente ed unicamente nel caso in cui l'abitazione sia disabitata. Non ci si può recare in una seconda casa con amici o parenti estranei al nucleo familiare. Resta comunque l'obbligo di dimostrare di averne titolo: ciò e quindi consentito a chi è proprietario o affittuario dell'abitazione da una data antecedente rispetto al 14 di gennaio dell'anno in corso.

Come anticipato, le regole sono modulate a seconda della fascia di colore in cui si vive. Per chi si trova in "fascia gialla" è possibile raggiungere le seconde case anche se queste sono collocate oltre i confini della Regione. Se l'abitazione in questione si colloca in zona gialla o arancione non vi sono limitazioni, mentre in caso di zona "arancione scuro" o di zona "rossa", il divieto diventa assoluto.

Le norme approvate per chi vive in "fascia arancione" ricalcano quelle previste nel caso precedente. Quindi resta la possibilità di recarsi presso una seconda abitazione al di fuori della propria Regione se questa si trova in zona "arancione". Se l'edificio si trova invece in un territorio collocato in zona "arancione scuro" oppure in "zona rossa" l'utilizzo dello stesso è tassativamente vietato.

Diverso invece il discorso che riguarda gli italiani che vivono in quelle zone definite "arancione scuro". Stando a quanto definito dalle ordinanze firmate da governatori e sindaci, tale fascia cromatica impedisce a chiunque di spostarsi al di fuori dei confini del proprio comune di residenza: resta la possibilità di farlo esclusivamente a coloro che dimostrino la presenza di "comprovate esigenze". Torna ad essere dunque obbligatoria in questo caso l'autocertificazione, che rende lecito lo spostamento in caso di motivi di lavoro, di salute o di emergenza. Ovvio, pertanto, che in questo caso sia assolutamente vietato raggiungere le seconde case.

Maglie strettissime anche per coloro che vivono in "fascia rossa": gli italiani che si trovano in tale condizione sono obbligati a mostrare alle forze dell'ordine un'autocertificazione che possa giustificare motivi di salute, lavoro o urgenza.

Resta il divieto di utilizzo delle seconde case.

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