Volti insanguinati, passeggeri sdraiati a terra tra mucchi di vetro, lamiere accartocciate come fogli di cartone. Lo scontro tra due convogli della metropolitana leggera a Cagliari ha avuto effetti drammatici. Il bilancio è di ottantacinque feriti, di cui 11 ricoverati, tra cui una ragazza e i due macchinisti in condizioni gravi.Ieri mattina i vagoni erano affollati da studenti e pendolari, che si spostavano per raggiungere la scuola e il posto di lavoro. L'impatto è avvenuto alle 8.15, nei pressi di via Vesalio, vicino al centro commerciale di Pirri. Il treno proveniente dalla stazione Vesalio si è trovato all'improvviso sullo stesso binario di quello partito da Monserrato. Nonostante viaggiassero a velocità moderata lo scontro è stato inevitabile. «Sono salita alla fermata San Gottardo - racconta Melany, studentessa dell'Eleonora d'Arborea - la metro andava veloce come accade quando è in ritardo. Ero seduta alla fine del vagone, dopo lo scontro mi sono trovata a metà. All'improvviso tutto nero e quando mi sono ripresa ho visto gente piangere, pali e vetri ovunque». «Sono stato catapultato in avanti finendo a terra - dice Lorenzo - ho rotto un tubo poggiamani con la pancia. C'era tanta gente a terra e qualcuno si è tagliato cadendo». Sul posto ambulanze, polizia, carabinieri, pompieri, il prefetto Giuliana Perrotta, il questore Danilo Gagliardi e il comandante dei vigili del fuoco, Luciano Cadoni, che hanno compiuto un sopralluogo nell'area dell'incidente, dove sono giunti anche i vertici dell'Arst, l'assessore ai Trasporti Deiana e il sindaco Zedda. I vigili del fuoco hanno dovuto penare, non poco, per estrarre dalle lamiere uno dei due conducenti, trasportato all'ospedale Brotzu, dove è entrato in codice rosso ed è stato operato per un grave trauma toracico. Grave anche una ragazza e il secondo macchinista, che ha riportato fratture al femore e al bacino. La Prefettura in serata ha confermato che 85 feriti sono stati smistati nei 4 ospedali San Giovanni di Dio, Brotzu, Marino e SS. Trinità.La tratta metro tra la fermata Vesalio e piazza Repubblica, sostituita con un servizio di bus navetta, è stata ripristinata solo questa mattina. Il pm Guido Pani ha aperto un'inchiesta per disastro ferroviario, affidando le indagini alla municipale. Oltre al contenuto delle scatole nere estratte dai treni, si dovrà verificare il corretto funzionamento dell'impianto semaforico. Anche l'Arst, l'azienda regionale trasporti che gestisce la metro, ha aperto un'inchiesta interna. L'amministratore unico Giovani Caria, inizialmente ha parlato di «errore umano». «Nessuna anomalia ma il sistema automatico semaforico che gestisce il traffico tra via Vesalio e via Caracalla è inattivo per i lavori alla condotta di Pirri dal 24 dicembre - ha poi aggiunto -. Da quella data, per regolamento, in quel tratto della linea si procede a vista».
Saranno ora le due inchieste a stabilire se il semaforo mancante abbia in qualche modo provocato l'incidente. Ma la Procura dovrà attendere le querele delle vittime per allegare al fascicolo aperto per disastro ferroviario le ipotesi di lesioni colpose.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.