Politica

Senato in mano agli enti più inutili

Matteo Renzi perde tempo e credibilità insistendo sulla modifica del bicameralismo

Senato in mano agli enti più inutili

Premessa indispensabile affinché il lettore, disgustato dalla bassa bottega politica, non sospetti che ci divertiamo a scrivere della riforma del Senato. Giuriamo solennemente che la consideriamo una boiata pazzesca, non meritevole di essere presa sul serio. Proprio per questo ne parliamo: per sottolineare che Matteo Renzi, da noi criticato spesso benché ci sia abbastanza simpatico, perde tempo e credibilità insistendo sulla modifica del bicameralismo. Non ha ancora capito, il signor premier, che qui si tratta di abolire e non di modificare? Si renda conto. Per ottenere un monocameralismo più o meno decente, c'è solo una mossa da fare, definitiva e risolutiva: eliminare il Senato.

Se in conseguenza di simile provvedimento i senatori rimangono senza «cadrega», pace amen. Se ne facciano una ragione. Male che vada toccherà loro di andare a lavorare, esattamente come ci andiamo noi da una vita. Non se ne può più di leggere e udire dibattiti interminabili sull'articolo 2, quello sull'eleggibilità da contrapporsi alla nomina di coloro che dovrebbero posare i glutei sui velluti senatoriali.

Che barba, caro presidente, cambi nastro. E ci dia retta. Trasformi Palazzo Madama in un hotel a cinque stelle, così sarà contento anche Beppe Grillo, e mettiamoci una pietra sopra, sempre preferibile che mettersela al collo allo scopo di affidare alle Regioni il compito di scegliere i deretani degni di rappresentare le autonomie locali. Ma quali autonomie? Le Regioni sono enti inutili, anzi, dannosi, idrovore che prosciugano miliardi e miliardi senza fornire alcun servizio a vantaggio dei cittadini. Le do un consiglio gratis: chiuda anche questi istituti che danno un tetto e uno stipendio a politici di seconda fila, inetti e nullafacenti.

Conosco la sua obiezione: e chi bada alla sanità? Le mutue. Basta ripristinarle e farle guidare da gente esperta che investa anziché sprecare come oggi invece avviene con grande dispendio di fondi, dovuto al fatto che sui malati e sugli ospedali le autonomie locali lasciano che numerosi parassiti si nutrano sino a fare indigestione. Ci rifiutiamo di pensare che lei, Renzi, non sia consapevole di tutto ciò. Incaricare le Regioni, sottolineo ancora, enti inutili, di selezionare il personale da spedire in Senato, altro ente inutile, è un'operazione talmente assurda, insensata, da apparire opera di persone bisognose di cure psichiatriche.

In Italia inoltre, giova ricordare, ci sono Regioni di dimensioni pari a uno sputo che non sarebbero mai dovute nascere: Valle d'Aosta, Molise, Abruzzo, Umbria e Basilicata, per citarne alcune. Vada a controllare i loro bilanci, le loro imprese fallimentari, si persuaderà che il nostro ragionamento non è campato in aria; noi semmai la invitiamo a non tenere i piedi saldamente ancorati sulle nuvole.

È ora che lei atterri e scopra la realtà.

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