Servizi, Renzi tira dritto: stasera la nomina di Carrai

Il premier annuncia: "Stasera in Cdm le nomine di servizi e polizia". E al suo amico darà una consulenza per la cybersicurezza

Servizi, Renzi tira dritto: stasera la nomina di Carrai

Non solo banche: questa sera in Consiglio dei ministri ci saranno anche "altri provvedimenti come il decreto missioni e le nomine". Lo ha detto Matteo Renzi annunciando un Cdm "che durerà e sarà impegnativo".

Ma quello su cui ha sorvolato davvero il premier è la nomina dell'amico Marco Carrai a consulente per la cybersecurity. Una nomina contestata da più parti: "La maxi consulenza per l'amico del Bomba #CarraiSpione", twitta caustico Beppe Grillo. Sul suo blog l'attacco: "Renzie vuole imporre all'interno del sistema Marco Carrai, suo fraterno amico facente parte del Giglio Magico. Nonostante i palesi conflitti di interessi e il CV praticamente inesistente dapprima voleva mettere l'amico direttamente
all'interno dei servizi segreti ed ora ha studiato il piano b per una maxi consulenza. Si parla di un incarico iniziale di circa 70mila euro".

"Non è tollerabile la protervia con cui il presidente del consiglio vuole privatizzare i Servizi segreti", ha aggiunto Maurizio Gasparri, "Ha provato a mettere il suo amico e sodale Marco Carrai prima come responsabile della cyber security ma è stato frenato. Ora ci riprova con un incarico ad hoc, una consulenza alle sue strette dipendenze ma sempre per occuparsi della stessa materia e quindi per controllare i dati dei cittadini italiani. Conflitto di interessi, amicizia con Renzi e palese incompetenza fanno di Carrai una scelta sbagliata e da condannare. Ci risulta che il Quirinale già la prima volta si è espresso in maniera contraria. Confidiamo lo faccia anche ora perché questo crimine nei confronti dello Stato sia fermato".

Le polemiche sono tali che alla fine Palazzo Chigi fa un nuovo passo indietro: "Non sarà decisa oggi la nomina di Marco Carrai", si apprestano a far trapelare delle fonti del premier.

In ballo ci sono però anche cinque vertici delle forze di sicurezza: polizia, Guardia di finanza, Aisi, Marina militare e Dis. Al posto dell'attuale capo della polizia, Alessandro Pansa - che compie quest'anno 65 anni - dovrebbe arrivare Franco Gabrielli, mentre per la poltrona delle Fiamme gialle la corsa è tra il generale Giorgio Toschi, attuale comandante in seconda, e il generale Luciano Carta, attuale comandante dei reparti speciali.

Per quanto riguarda la Marina, al posto dell'uscente Giuseppe De Giorgi - che arriva a scadenza per sopraggiunti limiti d'età dopo essere finito nella bufera dello scandalo Tempa Rossa - si va verso la nomina di Valter Girardelli, attuale capo di Gabinetto del ministro della Difesa, anche se in corsa ci sarebbe anche il comandante della squadra navale, Filippo Maria Foffi.

Capitolo servizi. Al vertice dell’Aisi, in pole position c'è Mario Parente, attuale vicedirettore ed ex comandante dei Ros, seguito dal generale Emanuele Saltalamacchia, comandante della Legione carabinieri Toscana.

Ancora da sciogliere il nodo del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), dove potrebbe arrivare la proroga per l’ambasciatore Giampiero Massolo (al quarto anno di mandato). Al suo posto però potrebbe anche arrivare il prefetto Alessandro Pansa.

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