Rosso Malpelo

Il sesso dei preti

Il sesso dei preti

Siamo un po' annoiati dalle imprese del signor Di Maio che cento ne fa e nessuna ne pensa. Vorrei tornare, dopo il tempestoso viaggio del Papa in Irlanda, sul tema della pedofilia per sussurrare all'orecchio di papa Bergoglio, che è un gesuita e dunque uomo di mondo, una semplice domanda: perché proprio e soltanto i preti cattolici hanno questa fama orribile di predatori sessuali?

Come mai non accade con i pastori protestanti, luterani o calvinisti, episcopali o anglicani? Vuoi vedere che la vera questione sta nel fatto che soltanto al clero cattolico è negata una normale vita familiare, affettiva e sessuale che Domineiddio ha prescritto a tutti gli esseri viventi? Sappiamo la questione della dottrina e dei tempi bui in cui i religiosi esaltavano persino la rogna, le privazioni, la sporcizia come piaghe del Signore. Ma poiché la sessualità non l'ha inventata il Demonio ma il Creatore, se ce n'è uno, che senso ha oggi, nel XXI Secolo proibire la sessualità nella normalità?

Il papa si è lamentato dei poteri delle lobby omosessuali nel clero che si formano naturalmente per lo stesso motivo. Ridurre la pedofilia delle tonache a un mero fenomeno odioso, è riduttivo perché fornisce una copertura al vero problema che è quello del normale godimento di un bene prezioso divino, il vero gioiello della Creazione, qual è il sesso, l'amore, la normalità del bene. Il sesso non può essere vietato, pena le sofferenze degli innocenti.

Santo Padre, ci sembra sia giunto il momento del coraggio.

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