Roma - «Stiamo stampando sei milioni di tessere» (Luigi Di Maio, 23 novembre 2018). «Dai primi di gennaio si conoscerà il sito per chiedere il reddito di cittadinanza» (Luigi Di Maio, 10 dicembre 2018). Promesse non rispettate, ma pare che ora sia arrivato il momento fatidico: oggi pomeriggio alle 15, presso l'auditorium Enel di Roma, il governo alzerà il vero sul sito web e anche sulle tessere che dovrebbero servire a spenderlo. Non ce ne sono però ancora sei milioni. Anzi, ce n'è una sola: «Domani presenteremo il sito con le informazioni per il reddito di cittadinanza e presenteremo anche la prima di milioni di card...», dice infatti il vicepremier e leader del Movimento 5 stelle che non perde occasione di trasformare ogni passetto avanti del sussidio in un evento propagandistico.
Sulla strada dell'effettiva erogazione del reddito di cittadinanza (anche la data di partenza inizialmente è stata fissata a marzo è pian piano slittata verso fine aprile) restano però numerosi ostacoli. Innanzitutto le forti perplessità delle Regioni, che questa settimana saranno audire dalle commissioni parlamentari che stanno esaminando il «decretone» che contiene le regole del sussidio, ma anche di Quota 100. Resta poi l'opposizione molti imprenditori. Ieri è toccato a Federalberghi di condannare lo strumento di welfare.
«Il reddito di cittadinanza- spiega Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi- aiuterà il lavoro nero, perché quelle persone che già oggi lavorano in nero avranno anche i 780 euro, e non verranno mai a lavorare in maniera ufficiale per 1.000 euro al mese.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.