Trump law & order

Sicurezza, stretta di Donald nelle città Dem. Dopo Los Angeles e Washington, militari a Chicago. E ora New York finisce nel mirino

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Dopo Washington, tocca a Chicago. Donald Trump punta ad espandere il modello "Law & Order" applicato nella capitale americana per prendere di mira altre roccaforti democratiche. Il presidente Usa afferma di voler reprimere la criminalità, i senzatetto e l'immigrazione clandestina, e il Pentagono sta pianificando da settimane un dispiegamento militare nella "Città dei venti", forse già in settembre, con un modello che potrebbe essere successivamente utilizzato anche in altre metropoli.

Secondo quanto rivelano funzionari a conoscenza della questione al Washington Post, le opzioni al vaglio sono varie, inclusa la mobilitazione di almeno qualche migliaio di truppe della Guardia Nazionale nella terza città più popolosa degli Stati Uniti. Nei giorni scorsi il tycoon ha anticipato che Chicago sarebbe stata "la prossima" dopo Washington, dove il governo federale ha assunto il controllo della polizia per rendere la capitale più sicura, incluso, anche qui, il dispiegamento della Guardia Nazionale (con oltre 1.900 riservisti che stando al Pentagono dovrebbero essere armati a breve). "Washington è molto sicura ora. C'è gente che mi supplica di andare a Chicago, Los Angeles e New York", spiega The Donald, definendo la città dell'Illinois "un disastro" e il sindaco "incompetente, gravemente incompetente". "Non c'è nessuna emergenza che richieda il dispiegamento della Guardia Nazionale", replica il governatore democratico dello stato JB Pritzker, dicendo che "dopo aver usato Los Angeles e Dc come banco di prova per un'eccessiva influenza autoritaria, Trump ora sta apertamente flirtando con l'idea di prendere il controllo di altre città".

"Il suo obiettivo - continua - è incutere timore nelle nostre comunità e destabilizzare gli attuali sforzi per la sicurezza pubblica, il tutto per creare una giustificazione per abusare ulteriormente del suo potere". Mentre il sindaco di Chicago Brandon Johnson (anche lui esponente dell'Asinello) avverte il comandante in capo che "deve stare lontano", respingendo seccamente la possibilità che assuma il controllo come ha fatto a Washington. Johnson fa sapere di non aver ricevuto alcuna comunicazione formale dall'amministrazione sul dispiegamento di forze federali, definendo l'approccio usato da Trump come "ingiustificato e infondato", oltre a rischiare di "infiammare le tensioni fra residenti e forze dell'ordine". "Abbiamo gravi preoccupazioni sull'impatto di una qualsiasi schieramento illegale di truppe della Guardia Nazionale", aggiunge. Secondo la polizia, la città ha registrato 573 omicidi nel 2024, con un calo dell'8 per cento rispetto al 2023.

Intanto il Washington Post spiega che la missione del Pentagono, se approvata, avrebbe dei parallelismi con l'operazione divisiva e legalmente contestata ordinata dal presidente a Los Angeles a giugno, quando ha dispiegato 4mila membri della Guardia Nazionale della California e 700 Marines in servizio attivo nonostante le proteste dei leader statali e locali. Anche l'impiego di migliaia di soldati a Chicago è stato discusso, ma al momento - sottolineano due funzionari Usa - è considerato meno probabile.

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