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Silvio Berlusconi ricoverato al San Raffaele

Silvio Berlusconi si trova attualmente all'ospedale San Raffaele di Milano, dove è ricoverato per alcune visite di controllo

Silvio Berlusconi ricoverato al San Raffaele

Silvio Berlusconi si trova nuovamente ricoverato all'ospedale San Raffaele di Milano. La conferma arriva da fonti interne a Forza Italia. Il leader degli azzurri era già stato ricoverato lo scorso 24 marzo, per poi essere dimesso dopo pochi giorni. In quel caso la permanenza in ospedale, come dichiarato dall'avvocato Federico Cecconi, fu dovuta alla necessità di adeguamento delle cure.

Il Cavaliere è arrivato all'ospedale San Raffaele in elicottero, pare dopo aver trascorso i giorni di Pasqua in Provenza con sua figlia Marina. Silvio Berlusconi si è recato in ospedale per una delle consuete visite di controllo e i medici hanno ritenuto opportuno trattenerlo per effettuare alcuni accertamenti ma il leader di Forza Italia dovrebbe lasciare il San Raffaele già nel pomeriggio di oggi. Un ricovero di circa 24 ore per Silvio Berlusconi, che potrà tornare a dedicarsi alle questioni lavorative nelle prossime ore.

La degenza ospedaliera precedente a quella del 24 marzo risale allo scorso gennaio, quando il professor Alberto Zangrillo consigliò a Silvio Berlusconi il ricovero presso l'ospedale di di Monaco. Il Cavaliere si trovava in Provenza a casa di sua figlia Marina per il lockdown e in quell'occasione la causa fu un problema cardiaco aritmologico. La degenza durò pochi giorni e Silvio Berlusconi potè far ritorno presso l'abitazione della sua primogenita.

A fine agosto, inoltre, Silvio Berlusconi era stato contagiato dal coronavirus e il 3 settembre si era per lui reso necessario il ricovero. Anche in quel caso fu il San Raffaele ad accoglierlo, dove venne curato dal suo medico di fiducia Alberto Zangrillo. Rimase ricoverato per 11 giorni prima di far ritorno presso la sua residenza di Arcore, dove ha proseguito la convalescenza.

In quell'occasione, al momento della dimissione, disse: "Ho superato quella che considero forse la prova più pericolosa della mia vita".

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