Sono ore decisive per i lavoratori Fedex e Tnt visto che venerdì 6 luglio scadrà la procedura di licenziamento collettivo per 81 dipendenti, oltre a 28 trasferimenti. I lavoratori sono in sciopero a Roma, sotto il ministero del Lavoro (quello di Luigi Di Maio) per far valere, insieme ai sindacati, i propri diritti. E tra di loro si è visto anche l’ex giornalista, e ora senatore del Movimento 5 Stelle, Gianluigi Paragone. "Sono al ministero del Lavoro. Avevo promesso ai lavoratori FedEx che sarei stato con loro. A difendere i loro diritti contro le logiche di chi pensa che i lavoratori siano in saldo..." ha scritto su Facebook il pentastellato prima o dopo il duro confronto con un sindacalista, che si è messo a rimproverare l’immobilità del governo in merito.
Paragone, rivendicando il Decreto Dignità appena approvato, ha discusso con il responsabile sindacale, dicendogli: "Tu sei libero di difendere la tua parte del sindacato, che evidentemente ha delle collusioni con i governi precedenti. Io sono qua, con voi". Al che l’uomo, negando l’insinuazione, gli ha rinfacciato il suo passato di giornalista "di parte".
Il grillino ha replica subito, secco: "Ma sai quante trasmissioni mi hanno chiuso? Secondo te guadagnavo più come cronista o politico?". L’ultima battuta spetta al sindacalista: "Non lo so, ma di fame non muori e non sei come tutti noi qua fuori".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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