Sindaco Pd Capalbio: "Noi radical chic? Abbiamo le mani callose"

Capalbio, da sempre fortino della sinistra, potrebbe passare al centrodestra nelle amministrative del 26 maggio. Ma il sindaco, Luigi Bellumori, risponde alle critiche di Salvini: "Noi radical chic? Abbiamo le mani callose"

Sindaco Pd Capalbio: "Noi radical chic? Abbiamo le mani callose"

Il 26 maggio non sarà solo il giorno delle elezioni europee. In diverse località italiane si voterà anche per le amministrative e tra le città dove si andrà a votare per il rinnovo del consiglio comunale c'è anche anche la "rossa" Capalbio, storico fortino della sinistra radical chic dove fino a qualche anno fa il centrodestra non aveva chance di vittoria. Ma i tempi cambiano e Matteo Salvini sogna di strappare al Pd anche il suo feudo nella provincia di Grosseto, dopo avere già conquistato Siena e Pisa. "Vincere a Capalbio sarebbe un dramma per i radical chic di tutta Italia", ha dichiarato il segretario della Lega.

Intervistati dall'agenzia Adnkronos, il primo cittadino Luigi Bellumori e il candidato a sindaco Marco Donati, entrambi dem, si dicono sicuri dell'ennesima vittoria targata Pd.

"Non ci interessano slogan né felpe"

Bellumori dribbla le polemiche: "Capalbio negli ultimi 20 anni è diventata un luogo di attrazione di investimenti e di presenze turistiche trasversali grazie a un mix di idee e proposte interessanti e innovative. Qui tutti sono bene accetti e si trovano bene perchè c'è un paesaggio tutelato e coltivato, si mangia e si beve bene, c'è un eccellente sistema di accoglienza ricettiva, un mare invidiato e un borgo ben curato. Esiste - continua Bellumori - un vero e proprio brand capalbiese. Non quello dei presunti radical chic, ma quello rappresentato dai suoi eccellenti vini, dalle sue ottime specialità gastronomiche, dalla sua bella spiaggia, dalle sue campagne conosciute ovunque. Questi sono i nostri simboli di cui siamo orgogliosi".

A Capalbio "personalmente ho sempre accolto tutti con un sorriso e con un abbraccio", ironizza poi Bellumori, in carica dal 2009 "e se vorrà venire anche il ministro Matteo Salvini lo aspetterò volentieri e se vorrà lo porterò anche ad assaggiare la nostra specialità: il cinghiale alla cacciatora. Prima o dopo il pranzo, gli chiederò però cosa intende fare come governo nazionale per rendere sicura la strada Aurelia che attraversa per 12 km il nostro territorio. Non ci interessano né gli slogan né le felpe".

"A Capalbio c'è un candidato della Lega?"

Più battagliero Donati, segretario comunale del Pd e candidato a sindaco della lista civica di centrosinistra "Vivere Capalbio": "Prendo atto, innanzitutto, dal ministro Salvini che a Capalbio esiste una candidato della Lega. Poi penso che ai capalbiesi interessi poco o niente il fatto che il leader della Lega voglia mettere o meno la bandierina su Capalbio.

Penso invece che ai miei concittadini interessino temi più vicini alla propria quotidianità come la valorizzazione della scuola, la creazione di nuove opportunità lavorative e di sviluppo e l'attenzione al sociale. Tutto il resto sono chiacchiere buone solo per gossip salottieri".

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