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La sinistra all'attacco: "Una legge per sciogliere i partiti neofascisti"

Dopo gli insulti e l'assegnazione di una scorta alla senatrice a vita Liliana Segre, il deputato di Leu Luca Pastorino rilancia la sua proposta di legge per mettere al bando i partiti neofascisti: "La maggioranza acceleri su questo tema"

La sinistra all'attacco: "Una legge per sciogliere i partiti neofascisti"

"Gli attacchi a Liliana Segre confermano che il clima è pessimo. Rilancio la proposta di legge che ho presentato mesi fa sullo scioglimento dei partiti neofascisti. La maggioranza deve accelerare su questo tema". Luca Pastorino, deputato genovese di Leu ed ex candidato alla presidenza della Regione Liguria, torna alla carica sulla sua proposta di legge per la messa al bando dei partiti di ispirazione neofascista, in particolare Casapound e Forza Nuova. La pdl, depositata in Aula su input della collega di partito Laura Boldrini, ora passata al Pd, era rimasta ora sulla carta. Ma ora Pastorino, ex sindaco della cittadina ligure di Bogliasco, ci riprova.

Sull'onda delle polemiche per le centinaia di insulti razziali ricevuti ogni giorno sui social dalla senatrice a vita Liliana Segre, a cui per questo motivo è stata concessa una scorta, il parlamentare della sinistra radicale si rifà vivo e chiede al governo di "accelerare su questo tema", dal momento che "il clima è pessimo". Infatti, spiega Pastorino, "è inaccettabile che una testimone degli orrori di Auschwitz debba essere oggetto di minacce, tanto da rendere necessaria la scorta". Di qui la decisione, da parte dell'onorevole, di rilanciare "la proposta di legge che ho presentato mesi fa sullo scioglimento dei partiti neofascisti". Pdl che "va discussa e approvata", poiché non bastano "le attestazioni di solidarietà". Ecco perché, prosegue ancora il deputato ligure, "la maggioranza deve accelerare su questo tema". Tema che, in teoria, trova d'accordo tutte le forze di maggioranza, compatte nel votare a favore della commissione Segre per combattere antisemitismo e odio razziale. Il voto, lo scorso 31 ottobre, aveva spaccato il Senato a causa dell'astensione dei partiti di opposizione, con il segretario della Lega, Matteo Salvini, a bollare l'iniziativa come "sovietica".

Ma cosa prevede la proposta di legge depositata a fine 2018 da Pastorino e destinata forse ad essere discussa dal Parlamento? Come spiega lo stesso deputato di Leu, "il testo presentato a Montecitorio mette in campo una serie di iniziative, dalla chiusura alla confisca dei beni, per contrastare le organizzazioni che si richiamano al fascismo. Oltre allo scioglimento sono previsti dei progetti culturali e l'istituzione di un osservatorio per fare in modo che questi episodi non avvengano più". Provvedimenti che agli occhi dell'onorevole e del suo movimento rappresentano "l'unico vero modo per affrontare la vergogna accaduta a Liliana Segre".

Nello specifico, Pastorino aveva presentato due proposte di legge. La prima prevedeva lo "scioglimento di qualsiasi associazione, movimento o comunque di un gruppo di persone non inferiore a cinque che persegua finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza o svolgendo propaganda razzista o rivolgendo la sua attività all'esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del fascismo o compiendo manifestazioni di carattere fascista". Mentre la seconda chiedeva "l'istituzione di un osservatorio nazionale web che mini fin dai primi passi la costituzione di nuove realtà di stampo neofascista e neonazista".

Proposte tornate di attualità dopo l'esplosione del caso Segre, con l'89enne senatrice a vita diventata trending topic su Twitter dopo la diffusione delle prime foto che la vedono accompagnata da un servizio di scorta.

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