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"La sinistra usa la giustizia per far fuori gli avversari"

Berlusconi attacca: "Con Salvini lo stesso metodo usato contro di me. La maggioranza non è solida"

"La sinistra usa la giustizia per far fuori gli avversari"

D i nuovo lo spettro di una «giustizia a orologeria» si aggira nel dibattito politico. E ieri Berlusconi, intervistato da Studio aperto è tornato sul caso Salvini, dopo che l'aula di Palazzo Madama ha autorizzato il processo all'ex ministro dell'Interno accusato di sequestro di persona per aver impedito lo sbarco dei migranti raccolti dalla Open Arms. «Ancora una volta, l'uso politico della giustizia è l'arma con la quale la sinistra vuole liberarsi degli avversari - ha commentato il leader di Forza Italia - È lo stesso metodo che hanno usato contro di me. Con 96 processi e 3636 udienze. Naturalmente Forza Italia non può che essere contraria a questi metodi, non solo per lealtà verso un alleato, ma anche e soprattutto perché sono metodi assolutamente inaccettabili in una vera democrazia».

Il partito guidato da Berlusconi mostra quindi piena solidarietà agli alleati e continua a votare compatto anche in questa occasione, dopo quanto accaduto mercoledì per il voto sullo scostamento di Bilancio. E soprattutto con il voto espresso ieri in Commissione Giustizia di Montecitorio a proposito del disegno di legge avanzato dal piddino Alessandro Zan. Un progetto di legge che vorrebbe inserire nel Codice penale la condanna della violenza dei comportamenti omofobici e di promuovere misure positive per prevenirli. Gli azzurri, insomma, hanno votato compatti con Lega e Fratelli d'Italia la bocciatura del disegno di legge. Perché - dicono - il progetto promosso da Zan sull'omofobia rappresenta un «passo indietro sul piano della libertà d'espressione che un movimento liberale come Forza Italia non può condividere né sostenere».

Nel corso dell'intervista televisiva il presidente di Forza Italia è tornato a parlare anche della debolezza di una maggioranza che invece di concentrare ogni sforzo sul superamento della crisi economica, si affanna a trovare la quadra per le prestigiose poltrone delle presidenze di Commissione. Mostrando, fra l'altro, la fragilità della coalizione stessa. «Non è affatto solida questa maggioranza. Questo credo sia evidente per tutti - ha spiegato il leader azzurro -. Definirla solida da parte dei suoi componenti è solo un modo per darsi coraggio». «Non c'è materia sulla quale siano uniti - ha aggiunto -, tranne una: conservare il potere il più a lungo possibile. Questo vale in particolare per i Cinque Stelle, che nelle commissioni hanno subito autentiche umiliazioni senza poter reagire. Sanno che se si andasse a votare molti di loro non tornerebbero mai più in Parlamento e tanto meno al governo del Paese»

Anche sulla nuova ondata di sbarchi di migranti sulle nostre coste meridionali, Berlusconi si è mostrato in perfetta sintonia con le preoccupazioni fin qui espresse dagli alleati. «Sono molto preoccupato. Una seconda ondata di contagi è un rischio reale - ha detto - che ci porterebbe a una catastrofe sanitaria ed economica ancora più grave di quella in corso. I flussi migratori rappresentano un pericolo reale, soprattutto ai danni delle regioni del Sud, dove avvengono gli sbarchi, e dove il sistema sanitario è più debole. Una ragione in più per chiedere finalmente una politica efficace di contrasto all'immigrazione, basata su accordi con i Paesi Africani come quella che solo il nostro governo era riuscito a realizzare».

Nel corso dell'intervista Berlusconi è tornato a parlare di Mes e della sua importanza in questo frangente.

Ed ha ribadito la proposta di uno choc fiscale che permetta «come negli Stati Uniti, la ripresa economica».

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