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Dal Sinodo spiraglio verso preti sposati Ma non è rivoluzione

Dal Sinodo spiraglio verso preti sposati Ma non è rivoluzione

La Chiesa cattolica apre ai preti sposati ma frena sul diaconato femminile. Dopo quasi un mese di discussione in Vaticano, i padri sinodali guidati da Papa Francesco ieri sera hanno messo ai voti, punto per punto, il documento conclusivo del Sinodo dei Vescovi sull'Amazzonia. Il paragrafo più discusso è stato il 111, quello dedicato alle ordinazioni sacerdotali di uomini sposati che ha ottenuto 128 voti favorevoli contro 41. La proposta principale, durante le discussioni delle ultime settimane, aveva subito modifiche sostanziali: se inizialmente, infatti, l'idea era quella di puntare sui «viri probati», cioè la possibilità di ordinare preti anziani sposati delle comunità isolate della regione amazzonica, ipotesi che non convinceva nemmeno Papa Francesco, alla fine a passare è stata la proposta dell'arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schönborn, che ha parlato di valorizzazione del diaconato permanente, ossia di quegli uomini sposati che hanno ricevuto il primo grado dell'ordine sacro.

Il punto 111 messo ai voti infatti, pur riconoscendo l'importanza del celibato sacerdotale, recita: «Proponiamo di stabilire criteri e disposizioni da parte dell'autorità competente, per ordinare sacerdoti uomini idonei e riconosciuti dalla comunità, che abbiano un diaconato permanente fecondo e ricevano una formazione adeguata per il presbiterato, potendo avere una famiglia legittimamente costituita e stabile, per (...) la celebrazione dei sacramenti nelle zone più remote della regione amazzonica». Un provvedimento quindi solo per l'area sudamericana, considerato che, come si legge nel documento, in molte delle comunità isolate, a volte ci vogliono anche anni prima che un prete possa ritornare per celebrare la messa. La novità però potrebbe diffondersi: non a caso sempre nel paragrafo è stato precisato che «alcuni dei padri sinodali si sono espressi a favore di un approccio universale all'argomento»: sarebbero in particolare i vescovi tedeschi e austriaci. Qualche cardinale inoltre, come il Prefetto della Congregazione per i Vescovi, Marc Ouellet, esprimendo perplessità sui «viri probati» ha chiesto che a occuparsi dell'argomento sia un sinodo ordinario convocato appositamente.

Discussione aperta anche sul tema del diaconato femminile: il paragrafo dedicato ha ottenuto 137 voti favorevoli contro 30: «Vorremmo -, hanno chiesto i padri sinodali, -condividere le nostre esperienze con la Commissione di studio sul diaconato femminile (che aveva chiuso i suoi lavori lo scorso anno senza una conclusione unanime) e attenderne i risultati».

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