Slavine, nubifragi e burrasche. Anche l'Arno torna a far paura

Dall'Alto Adige alla Campania, l'Italia paralizzata per il maltempo. Scuole e negozi chiusi in molte regioni

Slavine, nubifragi e burrasche. Anche l'Arno torna a far paura

Italia flagellata dal maltempo. Un paese paralizzato da nubifragi e inondazioni e mareggiate, un allarme che non si attenua e che induce le amministrazioni locali a chiedere in sostanza lo stop di tutte le attività lungo la penisola dalle scuole agli esercizi commerciali per evitare il peggio ovvero la perdita di vite umane. È questa certo la priorità: la salvaguardia delle persone ma poi c'è anche un paese in ginocchio per i danni all'agricoltura e al commercio oltre alla rovina per il nostro patrimonio culturale ferito da Venezia a Matera. La fragilità idrogeologica del nostro territorio è stata totalmente messa a nudo così come la mancanza di una pianificazione per una tutela del territorio. Così ogni anno ci si ritrova far la conta dei danni e delle vittime. L'allerta di ieri riguardava 11 regioni da nord a sud. Tra le situazioni più critiche quella in Alto Adige tanto che ieri il governatore altoatesino Arno Kompatscher ha chiesto ai cittadini di stare a casa per non intralciare le operazioni di soccorso della protezione civile. La Val Martello nell'area di Bolzano che è rimasta isolata in seguito a una sequenza di più valanghe che hanno indotto la Protezione civile a chiedere alla popolazione di non uscire e ad evacuare una cinquantina di persone. Uno spettacolo impressionante quello della valanga che si è staccata dal Monte Eberhoefer e si è trasformata in un fiume di neve e detriti. Migliaia di persone sono rimaste senza energia elettrica ed è rimasta chiusa per alcune ore l'Autostrada del Brennero. Scuole chiuse a Brunico e in tutta la Val Badia.

Codice rosso e fiato sospeso per il fiume Arno con un allarme prolungato fino alla mezzanotte oggi per Valdarno inferiore e Grossetano. Preoccupazione a Firenze dove il ricordo della tremenda alluvione del novembre del '66 non si è mai spento ma dove per fortuna la piena raggiunta intorno alle 13 è poi andata scemando anche grazie all'apertura dello «scolmatore». Le scuole infatti oggi saranno aperte.

Ma l'Arno fa paura a Pisa dove invece oggi le lezioni sono sospese e restano chiusi gli esercizi commerciali. Ieri il fiume ha prima rotto gli argini fra la provincia di Pisa e quella di Livorno invadendo boschi e campi e costringendo oltre 500 persone all'evacuazione. Poi l'Arno ha tenuto col fiato sospeso i pisani per la piena attesa ieri sera: ponti chiusi, argini rinforzati e zone più a rischio evacuate. Decine gli interventi dei vigili del fuoco affiancati anche da 170 paracadutisti della Folgore.

In Emilia Romagna è l'Idice a far paura: Bologna, Ferrara, Modena, Ravenna in allerta rosso a causa delle piogge che hanno ingrossato i fiumi Samoggia, Idice e Sillaro che hanno provocato allagamenti diffusi. Non è stata risparmiata neppure la Campania: allagamenti a Caserta mentre a Ercolano è crollato il soffitto di una villa settecentesca. La mareggiata ha distrutto tutti gli impianti nell'area flegrea. Straripato il Volturno.

Paura per due 15enni colpiti da un fulmine nello stadio Pastena di Battipaglia, Salerno. Trasportati subito in ospedale sarebbero fuori pericolo.

Disastro a Roma: oltre 200 gli interventi dei vigili del fuoco.

È il vento che ha provocato i maggiori danni: decine gli alberi caduti, molti i sottopassi allagati e traffico paralizzato. Un albero si è abbattuto su una macchina in movimento ad Albano Laziale il ragazzo di 23 anni alla guida è rimasto gravemente ferito. Disagi lungo tutto il litorale laziale per le mareggiate.

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