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Sondaggi, centrodestra vincente anche con Conte in campo

La coalizione di centrodestra viaggia a gonfie vele: primato granitico. E anche se Conte scegliesse in campo, non cambierebbe poi molto

Sondaggi, centrodestra vincente anche con Conte in campo

Comunque vada, e chiunque dovesse candidarsi, sarà un successo. I sondaggi parlano chiaro: il centrodestra è maggioritario nel Belpaese. E se si dovesse votare domani non esisterebbero poi molti dubbi sul colore maggioritario degli scranni in Parlamento. Al netto della ventilata e possibile discesa in campo dell'ex premier Giuseppe Conte, che comunque non sposterebbe poi molto in ottica dei consensi. Sono mesi che la coalizione di centrodestra si piazza al primo posto sul podio: la situazione sembra ormai essersi consolidata.

Nel caso in cui Giuseppe Conte decidesse di scendere nell'agone, ad esempio, la Lega di Matteo Salvini subirebbe una minima flessione dello 0,5%, passando dal 24.5% al 24%. Ma il Carroccio, che gli ultimi sondaggi raccontano come in ascesa, resterebbe in ogni caso il primo partito italiano. Stando a quanto reso noto dall'Adnkronos, che ha registrato l'esito di un sondaggio promosso dall'istituto Noto - sondaggio che è stato predisposto per la trasmissione Porta a Porta e che, con ogni probabilità, verrà mostrato nel corso della serata odierna sulla prima rete della Rai -, anche Forza Italia, che si assesterebbe tra il 6 ed il 6.5%, non subirebbe poi un contraccolpo nel caso in cui l'ex premier della maggioranza giallorossa optasse per provare l'avventura elettorale. Stabile, invece, Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni che si assesterebbe in ogni caso al 16.5%, dimostrando di poter contare su un elettorato convintamente contrario alle politiche del governo precedente a quello di Mario Draghi.

Poco prima di abbandonare Palazzo Chigi, Giuseppe Conte ha tranquillizzato gli animi dei grillini, sottolineando di esserci. Ma le dichiarazioni dell'ex presidente del Consiglio hanno riguardato pure la prospettiva, se non altro perché Conte è sembrato disposto a ragionare su un futuro politico personale o quasi. Sono anni, in realtà, che si discute di un "partito di Conte". E non è mai stato chiaro se l'ex leader dei giallorossi avesse intenzione di creare una lista personale - un partito politico - o se preferisse restare nel novero dei pentastellati, magari puntando alla leadership. Oggi come oggi il MoVimento 5 Stelle è impegnato in un momento delicato che sembra decantare una vera e propria scissione, in seguito all'esplulsione dei parlamentari che non hanno votato la fiducia al governo di unità nazionale di Draghi. La fiducia a Draghi non ha convinto una parte della base, magari una buona parte, e anche una consistente fetta degli eletti, che ora magari guardano con interesse a possibili iniziative capaci di fornire un'alternativa politica.

Conte ha manifestato sin da subito favour nei confronti del governo Draghi, ma la sua discesa in campo potrebbe corrispondere a qualche cambiamento sulla percentuale dei consensi attribuibile ai partiti della coalizione - ormai ci sembra lecito chiamarla così - di centrosinistra: "Il M5S, secondo il campione di Noto Sondaggi - si legge sull'Adnkronos - avrebbe oggi il 14.5% ma se Conte guidasse il Movimento voluto da Grillo, toccherebbe quota 22%. Il Pd oggi otterrebbe 19.% ma nel caso in cui i 5Stelle fossero guidati da Conte, perderebbe 3 punti percentuali scendendo al 16%". Nessuna rivoluzione, dunque, ma qualche spostamento in percentuale sì, con un MoVimento 5 Stelle che, a conti fatti, sarebbe nella condizione di dover riflettere sull'eventualità che proprio Conte faccia da leader alla creatura di Grillo e Casaleggio. Ma il dibattito tra i grillini è attualmente centrato su un coordinamento plurale, che dovrebbe contenere 5 persone.

Il centrodestra, da parte sua, non sembra avere troppo da temere: l'unità garantirebbe comunque la vittoria. E intanto, prescindendo dalle differenze sulle scelte relative al governo Draghi (la Meloni ha deciso di votare "no" alla fiducia), sembra prendere piede l'ipotesi di un intergruppo parlamentare in grado di coordinare le strategie legislative della coalizione in Parlamento.

La coalizione di centrodestra è comunque davvero vicina al 50% dei consensi totali, secondo quanto ripercorso dai sondaggi di queste ultime settimane.

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