Nuovo giorno e nuovo sondaggio della settimana. Le analisi degli istituti demoscopici italiani sugli orientamenti di voto e non solo della popolazione proseguono anche in tempi di coronavirus, per sondare appunto quelli che sono gli umori politici. Non si tratta certo di numeri da prendere come verità assoluta, ma i sondaggi rappresentano una buona cartina di tornasole di quelli che sono i pensieri dell’italiano-medio.
Veniamo dunque ai numeri registrati dal sondaggio realizzato da Emg Acqua per Agorà, la trasmissione condotta nella mattinata di Rai Tre da Serena Bortone. Ecco, i numeri raccontano che la leadership rimane a vantaggio della Lega di Matteo Salvini: il Carroccio è in tendenza negativa – cede lo 0,6% in sette giorni – ma mantiene a distanza il Partito Democratico, lontano di sei punti percentuali e mezzo, non certo un gap da poco.
Quindi, se la compagine leghista è al 27,3%, il Pd di Nicola Zingaretti si attesta al 20,8% delle intenzioni di voto (guadagna un decimo di punto sul precedente report di settimana scorsa).
Il sondaggio fotografa al terzo posto della "classifica" il Movimento 5 Stelle, che pare essere riuscito a tamponare l’emorragia di voti subita negli ultimi mesi, per non dire (due) anni, in seguito alle Politiche del 4 marzo 2018. I pentastellati salgono dello 0,3% e si portano al 15,4%, ma rimangono comunque braccati da Fratelli d’Italia.
Già, il partito fondato e guidato da Giorgia Meloni prosegue nella crescita, portandosi (+0,3%) dal 13,9% al 14,2% dei consensi.
Proseguendo nell’analisi del sondaggio, in salita dello 0,2% c’è Forza Italia: gli azzurri di Silvio Berlusconi vengono dati al 6,6% dei favori, che sommati ai volumi elettorali di Lega e FdI portano la coalizione del centrodestra unita al 48,1% delle preferenze. L'attuale maggioranza giallorossa, fatta da Pd-M5s-Leu-Iv, si fermerebbe invece al 43,5%.
Stabile, al 5%, Italia Viva di Matteo Renzi, un dato positivo se paragonato a quanto assegnato invece a Iv dalle ricerche di quasi tutti gli altri istituti demoscopici.
In timida crescita Azione di Carlo Calenda, che prende lo 0,1% e sale così dal 2,3% al 2,4%, mettendosi alle spalle La Sinistra (2,2%), Europa Verde (2% tondo-tondo) e Più Europa,
che scende all’1,6%. Tutti le altre formazioni pesano per il 2,5%, mentre altissimo il dato assegnato al partito-non-partito degli indecisi e del non voto: secondo il sondaggio sono addirittura il 42,3%.
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