Se i numeri restano questi, Renzi rischia di dover cambiare l'Italicum e riaprire il dibattito sulla nuova legge elettorale. La distanza tra il Pd e il Movimento 5 Stelle in termini di voti si sta accorciando, soprattutto nell'ipotesi di un eventuale ballottaggio tra i due partiti che le cose sono, per il premier, assai più allarmanti. E più veloci. Il consueto sondaggio del lunedì illustrato da Enrico Mentana nel corso del Tg di La7 mostra un Pd in leggero calo rispetto alla rilevazione di una settimana fa: 32,2% (-0,1%). E un M5S in crescita al 26,7% (+0,3%). Un trend ormai consolidato nelle ultime settimane. La Lega Nord di Matteo Salvini è il terzo partito sta al 15,5% (+0,3%), Forza Italia al 12,2 (+0,2%). L'Ncd perde tre decimi di punto e scende al 2,7, sotto la soglia del 3%.
Quanto all'esito di un eventuale ballottaggio (che la legge elettorale varata da Renzi prevede tra i primi due partiti se nessuno raggiunge una determinata soglia), la
"forchetta" tra i due partiti si va assottigliando velocemente: ora è di cinque punti, col Pd al 52,5 e i grillini al 47,5. La settimana scorsa era di sei punti. Un dato che di fatto comincia ad allarmare palazzo Chigi e il Pd.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.