Quarantanove virgola otto per cento. Tanto vale il centrodestra, secondo il fresco sondaggio realizzato da Swg per il telegiornale di La7. L'istituto demoscopico è tornato a sondare gli orientamenti della popolazione italiana a una manciata di giorni di distanza dalle regionali di domenica 26 gennaio in Emilia-Romagna e in Calabria. E i numeri raccolti sono abbastanza clamorosi.
La Lega torna a guadagnare – tre decimi di punto – e sfonda arrivando fino al 33,3% delle indicazioni di voto. Il Carroccio si mantiene così saldamente come primo partito italiano e smentisce un possibile "effetto Bonaccini" sullo stato di salute della compagine leghista stessa.
Alle spalle di Matteo Salvini ecco il Partito Democratico: i dem chiedono strada e secondo la rilevazioe dell'istituto demoscopico il Pd sale del 2,2% in appena sette giorni e arriva al 19,7%, comunque al di sotto dell'agognata soglia "psicologica" del 20%.
Ecco, dietro al "piddì" troviamo il Movimento 5 Stelle, in crisi nera e in caduta verticale. Già, perché i pentastellati riescono a perdere un ulteriore punto percentuale e affondano al 13,9% delle preferenze. Un dato più che allarmante per Beppe Grillo, Davide Casaleggio, Vito Crimi e tutti i grillini.
I 5stelle, peraltro, ora rischiano di subire il sorpasso di Fratelli d'Italia. Nonostante secondo il sondaggio FdI abbia perso lo 0,4%, scendendo al 10,2%, il partito guidato da Giorgia Meloni rimane in doppia cifra.
Quindi Forza Italia: gli azzurri di Silvio Berlusconi tornano a guadagnare qualcosa (lo 0,3%) e vengono registrati al 6,3. Bene, sommando i volumi elettorali di Lega, FdI e di FI lo schieramento di centrodestra sfiora il 50%: 49,8% dei consensi.
Oltre al M5s, anche Italia Viva è in crisi nera: il partito di Matteo Renzi, infatti, non riesce proprio a spiccare il volo e, anzi, crolla al 4,1% (-0,5% rispetto all'ultima rilevazione).
La Sinistra non è poi così distante dai renziani: perde lo 0,4%, ma vale il 3,1%. Sale invece di un decimo di punto Azione di Carlo Calenda, che oggi come oggi incontra i favori di 26 italiani su mille. Dietro al 2,6% dei calendiani, vi è il 2% dei Verdi, mentre +Europa di Emma Bonino si ferma all'1,9%. Infine, all'1,1% ecco Cambiamo! di Giovanni Toti.
Ultimo dato, peraltro estremamente interessante, è quello relativo al volume
degli intervistati che non si esprime sulle proprie preferenze politiche: il partito degli indecisi e del non voto cala del 3%, ma si mantiene comunque il primo partito italiano, con il 36%.
Il @sondaggio politico di lunedì 3 febbraio 2020 a cura di @SWGPoliticAPP
— Tg La7 (@TgLa7) February 3, 2020
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