Sorprende i ladri in casa Ucciso a colpi di pistola

La vittima è un orafo. Secondo il racconto della moglie, due banditi col viso mascherato sono entrati nella villa intorno alle 7. E, di fronte alla reazione dell'uomo, hanno sparato

Cuneo È finito in tragedia una rapina in villa, avvenuta ieri mattina, a Monteu Roero, piccolo centro piemontese, tra le colline di Langa e Roero, nel Cuneese, costata la vita al gioielliere e orafo in pensione Patrizio Piatti, 64 anni.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, non erano ancora le 7 quando l'uomo è sceso in garage per prendere la propria vettura e recarsi, come faceva quasi tutti i giorni, a Torino, dove aveva ancora un piccolo laboratorio orafo. Appena aperta la porta, si è trovato di fronte due uomini, di cui almeno uno armato di pistola che stavano tentando di salire nell'abitazione. Piatti avrebbe quindi reagito, cercando di chiedere aiuto e mettere in fuga i malviventi. Ne è nata così una violenta colluttazione, fino a quando i banditi hanno sparato alcuni colpi di pistola. Uno di questi ha centrato in pieno l'orafo alla testa. A trovare Patrizio Piatti agonizzante, è stata la moglie Maddalena Giotto, 63 anni, che allarmata dai rumori che provenivano dal garage, è scesa per vedere cosa stava accadendo. I malviventi erano ancora a pochi passi dal corpo agonizzante di suo marito e per fuggire l'hanno strattonata mentre lei, terrorizzata, cercava di soccorrerlo. È stata proprio la donna, unica testimone dell'omicidio, ad avvertire il 118, nella speranza di salvare il marito che era ancora vivo ma purtroppo, nonostante i soccorsi tempestivi, è morto dopo poche ore. Il cadavere è stato trasportato presso la camera mortuaria del vicino ospedale di Bra, in attesa che venga eseguita l'autopsia, disposta dalla procura di Asti. Il personale medico, vista la situazione, ha avvertito i carabinieri che hanno posto sotto sequestro la casa in frazione Capelli e già nel pomeriggio di ieri, i Ris hanno eseguito un sopralluogo per raccogliere tracce e indizi utili all'indagine. Saranno anche visionati gli eventuali filmati registrati dalle telecamere del paese, per poter ricostruire almeno in parte la dinamica dei fatti. In tutto il Piemonte, ieri, è stata caccia all'uomo; sono stati predisposti posti di blocco anche nelle vicine regioni di Liguria e Lombardia ma, per ora, dei malviventi nessuna traccia.

I carabinieri di Bra - al comando del maggiore Nicola Ricchiuti - seguono la pista del furto degenerato in tragedia, ma nessuna altra ipotesi viene tralasciata dagli inquirenti, anche perché qualche particolare sembrano non quadrare. Innanzi tutto pare strano l'orario del furto: introdursi in pieno giorno in una abitazione, circondata da altre case, sembra a dir poco troppo rischioso per mettere a segno un furto. Neppure i vicini di casa sembrano aver visto o sentito nulla ed anche questo è particolare, in un paese di poco più di mille e 500 abitanti dove una situazione fuori dalla quotidianità o una faccia nuova viene subito notata. Tra l'altro, almeno da un primo controllo, pare che dalla casa non sia stato portato via nulla. Per tutto il pomeriggio di ieri gli inquirenti hanno ascoltato la moglie Maddalena ed anche il socio torinese dell'orafo, per appurare se il movente del delitto possa essere legato all'attività lavorativa della vittima. A Monteu è rientrata anche la figlia della vittima che al momento della tragedia non si trovva a casa ma era all'estero.

«Monteu Roero - spiega il primo cittadino Michele Sandri - è un Comune tranquillo, non si è mai verificato nulla di allarmante. Conoscevo Patrizio Piatti, si era trasferito qui da Torino diversi anni fa: una persona riservata ma gentile con tutti, non riusciamo proprio a capire cosa possa essere accaduto, il paese è sbigottito».

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