Francesca Angeli
Roma Sono circa 12 i milioni di italiani che non sono andati a votare. In una giornata elettorale faticosa funestata da disagi, code, dalla morte di una donna deceduta in un seggio di Matera e denunce per sospetto voto di scambio nel napoletano, le previsioni sul rischio astensione sono state parzialmente confermate. L'affluenza si è fermata al di sotto del 74% (73,2% quasi a fine spoglio) scendendo sì ma di poco rispetto al dato del 2013, 75,19, anche se allora si votò per due giorni. Percentuale comunque più alta rispetto al referendum del 2016, sotto al 70. Ma gli italiani non si sono comportati tutti allo stesso modo. Tra il Veneto dove si sfiora l'80% e la Sicilia sotto al 64 ci sono quasi 16 punti di differenza. Mentre nella prima regione hanno votato 8 veneti su 10 in Sicilia poco più di 6 su 10.
Ed è ancora una volta sul dato della partecipazione al voto che si è giocata la partita cruciale per la vittoria. Tutti i partiti hanno seguito col fiato sospeso l'andamento dell'affluenza perché anche in questa occasione erano i milioni di elettori indecisi se andare o no a votare, quotati intorno ai 4/ 5 milioni, che potevano far pendere l'ago della bilancia a favore dell'uno o dell'altro schieramento. I disagi e le file sterminate e il maltempo al nord hanno gettato nel panico un pò tutti gli schieramenti. Anche il nuovo modo di votare, il Rosatellum, ha giocato a sfavore della semplificazione del voto e forse su questo dato di affluenza ha pesato anche il fatto che molti elettori davanti alla interminabili code inizialmente hanno girato i tacchi e sono tornati a casa. In molti però sono tornati al seggio evidentemente visto che il 15 per cento dell'elettorato ha votato nelle ultime 4 ore quando le code si erano assottigliare. Per gli analisti se la percentuale dei votanti fosse rimasta al di sotto del 70 per cento l'astensione avrebbe favorito il centrosinistra, intorno al 70 avrebbe invece aiutato il centrodestra. Con una percentuale più alta intorno al 75 si dava per certo un risultato positivo per il centrodestra ed eccezionale per il movimento di Grillo. E così è stato. Sui risultati però conta anche l'andamento nelle regioni. L'affluenza in crescita al Sud è andata tutta a favore dei grillini mentre il 78% della Lombardia e il 79 del Veneto hanno contribuito all'affermazione del centrodestra e sopratutto al boom della Lega.
Oltre agli errori involontari, come quelli di Bersani e Di Battista, ci sono stati anche tentativi di broglio volontari come quelli degli elettori che hanno fotografato le schede mentre si trovavano dentro la cabina. Sono stati però subito «beccati» e denunciati come prevede la legge. È accaduto a Milano dove un cinquantenne originario dello Sri Lanka è stato bloccato dagli scrutatori. Cinque invece le denunce nelNapoletano: a Qualiano, Striano e Casoria.
In tutti i casi è stato il click del cellulare a tradire gli elettori. Diverso il caso di Roma dove tre militanti di Forza Nuova hanno pubblicato sui social la foto della scheda elettorale anche se senza indicazione di voto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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