Sos a Barcellona: "State a casa". Dramma in India, Usa e Brasile

Torna l'allerta in Catalogna, in America quasi 80mila casi in un giorno. Londra: «Ritorno alla normalità non prima di novembre»

Sos a Barcellona: "State a casa". Dramma in India, Usa e Brasile

Il mondo ha paura. I numeri dei contagi continuano a crescere di giorno in giorno, anche se la nostra percezione dall'Europa è che il peggio sia passato.

Ma nel vecchio continente non tutti sorridono: la Spagna, che è stata un po' la «gemella» dell'Italia nei tempi e nei modi della gestione dell'emergenza, è alle prese con un nuovo aumento dei contagi. Ieri 1.400 nuovi casi, frutto di 158 focolai attivi, anche se soltanto 4 decessi. Preoccupa in particolare la Catalogna, dove la Generalitat, il governo regionale, ha annunciato limitazioni agli spostamenti per gli abitanti dell'area metropolitana di Barcellona. Per 15 giorni niente visite alle seconde case, stop ai raduni di più di dieci persone e limitazioni anche per ristoranti, locali, attività culturali e palestre. In Aragona è stato anche ordinato l'abbattimento di quasi 100mila visoni di un allevamento, dopo che molti sono risultati positivi al coronavirus. E anche il Regno Unito non vede rosa: ieri il premier Boris Johnson in una conferenza ha allungato i tempi dell'emergenza: «Spero vivamente che saremo in grado di rivedere le restrizioni in sospeso e consentire un ritorno più significativo alla normalità da novembre il più presto possibile, in tempo per Natale».

Ma negli altri continenti la situazione è molto peggiore. ieri sono stati superati i 14 milioni di casi globali e tre nazioni sono oggi sopra il milione di casi. Gli Stati Uniti (3.720.845), il Brasile (2.021.834) e l'India (1.036.497) insieme contano quasi la metà dei casi della Terra. Negli Stati Uniti giovedì sono stati conteggiati oltre 77mila nuovi casi in 24 ore, nuovo record dall'inizio dell'emergenza. Secondo un documento inedito preparato per la task force sul coronavirus della Casa Bianca, 18 stati tra i quali tre dei quattro più popolosi (California, Texas e Florida, quest'ultimo da giorni il più colpito) sono da considerati «zona rossa» e in essi potrebbero essere ripristinare le misure restrittive in caso di un ulteriore aumento dei contagi di Covid-19. In tutto il Paese si cerca di incoraggiare l'uso delle mascherine con l'uso di testimonial eccellenti (come l'attore Morgan Freeman) e multe salate: sulla spiaggia di Manhattan Beach, in California, 100 dollari per la prima violazione, 200 per la seconda e 350 per la terza. E cala la credibilità del presidente Donald Trump: secondo un sondaggio Abc solo il 38 per cento dei cittadini approva la sua risposta all'emergenza (a marzo era il 51) e solo il 34 si fida delle sue parole.

In India il continuo aumento dei casi (35.468 giovedì) ha spinto vari Stati indiani a imporre lockdown mirati. Finora oltre la metà dei contagi si è concentrata in Maharashtra, Delhi e Tamil Nadu ma preoccupano le campagne, meno preparate delle città a un'emergenza sanitaria.

In Brasile sembra essersi raggiunto un plateau nei contagi. «Questo non vuol dire che la curva sia in calo, ma che c'è l'opportunità di mettere sotto controllo il virus», dice il capo delle emergenze sanitarie dell'Oms, Mike Ryan.

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