Coronavirus

Sos Sicilia: allarme migranti infetti

Sbarcati da Open Arms altri 60 positivi. Assalto a Lampedusa e arriva la Alan Kurdi

Sos Sicilia: allarme migranti infetti

Il governatore della Sicilia Nello Musumeci lancia un nuovo allarme: a bordo della Open Arms attraccata a Palermo ci sono 60 positivi al Covid. Insomma, l'immobilismo del governo consente lo sbarco in Italia di gente contagiosa.

«A questi - scrive il presidente della Regione - si aggiungono quelli già presenti in Sicilia e quelli che hanno test in corso. Il tutto mentre la zona rossa istituita nei giorni scorsi si è rivelata una scelta tempestiva con il numero dei positivi nella comunità di Palermo cresciuto oltre le 100 unità». Un accenno anche a Lampedusa, di nuovo piena di clandestini. Sono infatti 121 quelli sbarcati nelle ultime 24 ore con 5 diverse imbarcazioni dopo un sabato in cui erano già arrivate 180 persone con 13 diversi natanti. L'hotspot, svuotato di recente, è di nuovo pieno. Attualmente ospita 579 soggetti. Ma anche la Alan Kurdi, della ong tedesca Sea Eye, ha fatto scendere a Lampedusa 133 migranti che erano stati soccorsi in tre diversi interventi. Di questi 62 sono minori e famiglie. Ieri sul molo Favaloro sono arrivati altri migranti, per lo più tunisini, mostrati in un video dall'ex senatrice della Lega Angela Maraventano.

Musumeci, sfogandosi sui social, ha chiarito: «Vorrei che capissero che l'Europa è assente sul suo fronte più scoperto: il Mediterraneo. Lo hanno abbandonato e l'Occidente non può fare finta di niente. Il prezzo lo pagano la Sicilia e il resto d'Italia. C'è una strafottenza senza precedenti, una volgare strumentalizzazione che capovolge la realtà: quelli che difendono i diritti umani sono accusati di razzismo; quelli che se ne fregano della salute degli ultimi, sono pronti per la canonizzazione». E prosegue: «In un mondo così, in un mondo che va al contrario, nessuno si deve poi lamentare se la paura genera insicurezza. E di insicurezza, si sa, si alimentano i totalitarismi, non le democrazie».

Intanto, a Roma un giovane pakistano del 92, positivo al Covid, nella notte tra il 10 e l'11 settembre risulta essere uscito da un centro di accoglienza nonostante i divieti. È stato poi rintracciato, ma pare aver girato per diversi locali di Roma. «Per assurdo - spiega l'onorevole leghista Gianni Tonelli - potrebbe aver potenzialmente infettato chiunque. Servono più uomini per controllare i centri, ma soprattutto serve che questo governo capisca che la politica dell'accoglienza che sta portando avanti è deleteria per tutti». Intanto, la guardia costiera tunisina ha salvato nei giorni scorsi 54 migranti algerini i quali, a bordo di diversi barchini, rischiavano di annegare nel tratto di mare al largo di Biserta. Erano diretti in Italia. E algerini sono anche gli immigrati che l'altro ieri, come segnalato dall'onorevole di FdI Salvatore Sasso Deidda, hanno lanciato oggetti dal tetto del centro di accoglienza di Monastir, in Sardegna, tentando di colpire gli agenti di polizia.

Una situazione fuori controllo, che in un Paese civile è inammissibile.

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