Spari tra i giornalisti: morti e feriti

Blitz al «Capital Gazette», un arresto. Il dramma in diretta Twitter

Valeria Robecco

New York «Ha fatto irruzione nella redazione e ha aperto il fuoco contro la porta a vetri, poi ha iniziato a sparare a molti di noi»: è un giornalista che sta vivendo il dramma in prima persona a raccontare in tempo reale i dettagli dell'ultima sparatoria che ha sconvolto l'America. Questa volta teatro della mattanza è la sede del giornale «Capital Gazette» ad Annapolis, in Maryland. La polizia della contea di Anne Arundel parla di almeno cinque morti e diversi feriti, mentre un sospetto è stato arrestato. Gli investigatori indagano per capire la dinamica, ma per ora non si sbilanciano sulle motivazioni che hanno portato il killer ad aprire il fuoco.

«Un singolo sparatore ha colpito molte persone nel mio ufficio e alcune sono morte», è il drammatico racconto di uno dei giornalisti, Phil Davis. Il killer, dice, ha fatto irruzione iniziando a sparare attraverso la porta a vetri della redazione. Sembra che abbia utilizzato un fucile da caccia. «Non c'è niente di più terrificante di vedere tante persone colpite e sentire la pistola che viene caricata ancora una volta», continua. «Per favore aiutateci», invece l'appello lanciato da uno stagista su Twitter. Mentre in tv scorrono le immagini delle persone che escono dall'edificio in fila e con le mani sulla testa, tra le auto della polizia e le ambulanze accorse sul posto.

Anche il sito del Baltimore Sun, proprietario del giornale, ha dato immediatamente la notizia della sparatoria nella redazione del Capital Gazette, importante pubblicazione locale fondata nel 1884 che secondo i media ha 55 dipendenti. L'edificio è stato subito evacuato e sul posto sono arrivati gli agenti dell'Fbi. Il presidente americano Donald Trump è stato subito avvisato, come ha riferito una portavoce della Casa Bianca, Lindsay Walters. «I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con le persone colpite nella sparatoria», ha fatto sapere Pennsylvania Avenue in una nota.

Il portavoce del dipartimento di polizia della contea, Ryan Frashure, ha spiegato che ci sono ancora «molti fattori da esaminare» e per questo è una «situazione attiva», anche se ha parlato di un singolo sospetto. Intanto, secondo alcuni siti, a New York la polizia sta inviando per precauzione agenti nelle redazioni di tutti i maggiori media.

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